ROMA – «Dare un volto a qualcosa che fino a quel momento si è solo immaginato. Questa è la grande sfida per noi attori ogni volta che accettiamo di portare al cinema, in teatro o in tv un personaggio letterario». Così riflette Lino Guanciale sul suo profilo Instagram e la rivelazione è che Il commissario Ricciardi – sei puntate in onda per sei settimane su Rai 1 – prima di essere in TV è già un elemento social, diventato un hashtag molto tempo fa, in estate per la precisione, durante le riprese quando lo stesso Guanciale e il regista, Alessandro D’Alatri, cominciarono a raccontare l’avventura.

Così ecco il set, i commenti, le prime impressioni, un vero e proprio dietro le quinte della serie tratta dai libri di Maurizio de Giovanni, che però si era tolto dalla produzione prima dell’inizio delle riprese proprio perché affatto convinto della scelta dello stesso Guanciale. «Il commissario Ricciardi? Una grande scommessa vista la sua popolarità», scrive l’attore su IG, mentre D’Alatri sul suo profilo usa hashtag a raffica, complimentandosi con Guanciale per la generosità dimostrata sul set.

Insomma, se Maria Vera Ratti ci aveva raccontato nella nostra intervista via WhatsApp la sua Enrica, ecco su Instagram Guanciale e D’Alatri che cercano di raccontare il loro Ricciardi: «Io e Alessandro abbiamo cercato tra le pagine, tra le righe tra le singole parole dei romanzi i tratti distintivi su cui costruire la versione visiva del personaggio che fra pochissimo potrete giudicare. L’obiettivo non è mai la perfetta identità, ma la resa dello spirito fondamentale». E adesso, social oppure no, il giudizio tocca (ancora) agli spettatori.
- VIDEO | Maria Vera Ratti: «Io, Ricciardi e la mia Enrica Colombo»
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