MILANO – Pensate che la corsa all’Oscar per il miglior attore sia ormai un testa a testa già scritto fra Joaquin Phoenix con il suo Joker e gli ex bravi ragazzi di Scorsese? Allora non disperate, perché a regalarci parecchie sorprese potrebbero essere le loro colleghe a caccia dell’ambitissima statuetta. E anche se la cerimonia degli Academy è ancora lontana (l’appuntamento è fissato per il 9 febbraio), noi di Hot Corn abbiamo deciso di lanciarci in qualche previsione sui nomi delle future candidate. Preparate a scommettere, perché potremo azzeccarci.

Renée Zellweger ha ottime probabilità di successo: il suo Judy riporta sul grande schermo la mitica Garland, una diva di Hollywood tormentata e ancora amatissima, celebre per i suoi successi ma anche per la sua tragica fine. Se la strada tracciata lo scorso anno da Rami Malek non ci inganna, l’ex Bridget Jones potrebbe conquistare il giusto riconoscimento per la sua eccezionale interpretazione, riscattando anche gli ultimi anni non esattamente brillanti della sua carriera.

A tallonare da vicino Zellweger potremmo però trovare un trio molto agguerrito: Saoirse Ronan, Scarlett Johansson e Charlize Theron. Tutto dipenderà dalla sensibilità dei giurati: meglio premiare la nuova Jo March di Piccole Donne (Ricordate? La coppia Ronan & Gerwig ha già sfiorato la vittoria con Lady Bird)? Oppure si darà risalto all’interpretazione piena di sfaccettature della Johansson in Marriage Story? E se invece si volesse lanciare un (altro) segnale forte nell’epoca del MeToo?

Allora le quotazioni della Theron potrebbero salire alle stelle, vista la sua straordinaria capacità di mimetizzarsi nei panni di Megyn Kelly, fra le grandi accusatrici del potentissimo chairman di Fox News, Roger Ailes, al centro dello scandalo sessuale raccontato in Bombshell. Ma se i boicottaggi e le polemiche per gli #Oscarsowhite degli scorsi anni hanno lasciato il segno, allora la rosa della candidature potrebbe aprirsi ad altre attrici.

C’è Cynthia Erivo che, abbandonati i panni da coraggiosa rapinatrice di Widows – Eredità criminale, ha indossato abiti tardo ottocenteschi per Harriet, il biopic dedicato all’attivista Harriet Tubman che lottò contro la schiavitù e si spese per i diritti delle donne. Non bisogna poi dimenticare l’inquietante doppia prova di Lupita Nyong’o nell’horror più politico dell’anno, Noi.

Attenzione anche ad Alfre Woodard, tormentata guardia carceraria nel braccio della morte in Clemency (primo film diretto da un afroamericano a vincere il Gran premio della giuria: U.S. Dramatic al Sundance). Ma chi potrebbe veramente sparigliare le carte è Awkwafina. Dopo alcuni ruoli brillanti l’ex rapper votata alla recitazione è passata al drammatico The Farewell – Una bugia buona con risultati sorprendenti. Sarà lei a trionfare? I bookmakers sono allertati…
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