CANNES – Zachary Quinto in versione bad guy lo conosciamo dai tempi di Heroes, ma in NOS4A2 – si scrive così ma si legge Nosferatu – da oggi su Amazon Prime Video, si supera. La serie, presentata dall’attore all’ultima edizione di CannesSeries, è tratta dal romanzo di Joe Hill, il figlio di Stephen King. Un fantasy horror che reinventa la mitologia dei vampiri in cui Quinto si cimenta in una delle trasformazioni cult della sua carriera, nei panni di Charlie Manx, una creatura misteriosa che succhia l’energia vitale dai bambini per ringiovanire. Sulla sua strada troverà però Vic McQueen (Ashleigh Cummings), una ragazza con il dono di recuperare le cose scomparse. In attesa di scoprire se ritornerà o meno nel prossimo Star Trek nella divisa del capitano Spock, ecco cosa ci ha raccontato su questa nuova sfida…

IL RUOLO «La cosa che mi ha più elettrizzato di NOS4A2? Senza dubbio la trasformazione fisica che mi è stata richiesta una volta sul set. Adoro indossare parrucche e make-up perché offrono strumenti extra alle dinamiche interpretative di un attore. Le orecchie di Spock, ad esempio, sono state una cornice, ma non mi hanno permesso di scomparire del tutto com’è invece successo in questo caso».

HEROES «Per me Sylar di Heroes non era un villain, definizione a dir poco riduttiva. Lo considero l’antagonista nella vicenda. D’altronde ogni cattivo merita di essere capito dal suo interprete. L’attore deve scandagliare le origini del male e trovare il trauma di fondo. Non ho mai provato a renderlo buono, anche lui crede in una sorta di missione, come Charlie, convinto di dover strappare i piccoli dalle grinfie di genitori negligenti».

NOSFERATU «La descrizione della complessità delle emozioni umane rende questa storia un buon dramma, affronta temi delicati ma non credo che la narrazione vada sempre guardata con i filtri sociali e politici per leggerci riferimenti alla realtà. In questo caso il padre di Vic è un violento, un’anima persa, quindi vicina a ciascuno di noi. Qualunque polemica possa nascere sul fatto che in qualche modo si cerchi di perdonarlo non mi appartiene. Credo fermamente che l’arte debba avventurarsi in territori compromettenti, senza ipocrisia».
JOE HILL «L’ho incontrato un paio di volte sul set, ma Joe non ci ha messo alcuna pressione, anzi. A parte il ruolo di produttore esecutivo, ci è stato d’ispirazione, senza venir coinvolto direttamente nel processo creativo. Solo vederlo in giro ci ha regalato un’energia incredibile. Tutti gli elementi chiave erano già nel libro».

STAR TREK «Non so cosa mi aspetta dopo, anche perché J.J. Abrams è impegnato con Star Wars e continuano le voci sulla presenza alla regia di Quentin Tarantino. In quel caso chi mai potrebbe dire di no? So solo che vogliono tornare in pista e che siamo tutti a bordo con il progetto, ma ancora non ho alcun dettaglio al riguardo, lo giuro!».
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- Qui potete vedere il trailer di NOS4A2:
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