ROMA – Pur generandosi da una palude, ha ben poco a che fare con il mostro della Laguna Nera di Jack Arnold, datato 1954. Anzi. Ma, come quella creatura, capace di influenzare anche Guillermo del Toro per La Forma dell’Acqua, nonché citato da Stephen King in IT, anche l’inquietante characters dei fumetti DC ha una sua forte identità. Tanto che, dal 31 maggio, sulla piattaforma DC Universe (in Italia? Così come Doom Patrol ancora non si hanno notizie su possibili release), arriverà Swamp Thing, serie tv dedicata al personaggio creato all’inizio degli Anni Settanta da Len Wein e Berni Wrightson, con le storie pubblicate dalla Vertigo.

Nei panni di Swamp Thing/Alec Holland, rispettivamente Derek Mears e Andy Bean. E, proprio Mears, ha dichiarato che la serie, pur tratta da un fumetto, sarà alquanto “pompata”, arrivando forse a sfiorare il rating Hard R. Sarebbe la prima volta per uno show tv ispirato ai comics. Ma, leggendo la storia editoriale del personaggio, non sarebbe nemmeno una sorpresa. Nonostante sia meno celebre degli altri personaggi del mondo DC, Swamp Thing negli Anni Ottanta è stata una delle figure più importanti (e negli anni ha incontrato anche Batman), per merito della collana scritta da un genio del fumetto come Alan Moore.

E non solo, perché, in un abbozzo autoriale di quello che poi sarebbero stati oggi i cinecomic, Wes Craven lo aveva rivisto ne Il Mostro della Palude, uscito nel 1982, con Dick Durock nei panni (mutanti) del protagonista. Classico Weird-Movie dal successo arrivato con il tempo, portando un più dimenticabile sequel del 1989, Il Ritorno del Mostro della Palude, diretto da un re dei B-movies, Jim Wynorski. Ma, la serie prodotta da James Wan, viste le premesse, si allontanerà – e non poco -dall’approccio weird, virando su un’estetica più oscura, spaventosa e violenta. Dieci puntate in tutto (ma dovevano essere di più), dove si racconterà la genesi dello scienziato Alec Holland, che dopo un incidente tra le paludi della Louisiana, creduto morto, diventa un invulnerabile uomo-pianta, dimenticando grand parte della sua vita.

Compresa l’amata Abby Holland (Crystal Reed) che, come sussurra nel teaser trailer, A volte, l’uomo dei tuoi sogni si rivela un mostro. Allora, ecco che torniamo al materiale d’origine. Infatti, Swamp Thing – e la collana di Alan Moore lo spiega bene – dietro le sembianze freak e inquietanti, nasconde una cuore complesso, conflittuale, quasi dolente. Convinti che la storia d’amore sarà alla base dello show, così come lo è nelle storie dei fumetti. Potremmo quasi considerarlo una sorta di King Kong, una sorta di creatura di Frankenstein. E, proprio dall’immaginario gotico proviene Swamp Thing, sinonimo di terrore e di progresso tecnologico (l’incidente di Holland è causato da un esperimento andato male), finendo in quella palude di irresistibili diversi che abbiamo imparato ad amare, capire e rispettare anche grazie ai fumetti.
- Qui il teaser trailer originale di Swamp Thing:
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