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Doom Patrol: dal fumetto alla tv, quello che dovete sapere sulla serie DC Universe

Da Brendan Fraser a Matt Boomer: un gruppo di underdog nel nuovo show targato DC Comics

Mentre Netflix chiude in sequenza le serie Marvel (ma tutto lascia presagire che le ritroveremo su Disney+…), sul servizio on demand DC Universe è appena sbarcato un altro gruppo di complessati supereroi. Anzi, più che complessati, i Doom Patrol – ovviamente targati DC, e apparsi per la prima volta nel giugno del 1963 sul n° 80 di My Greatest Adventure – sono dei veri e propri underdog. Sfigati ed emarginati, Robotman, Uomo Negativo, Elasti-Girl, Crazy Jane e il loro mentore-guida Niles ”Il Capo” Caulder, sono tutti vittima di un terribile incidente che sì, ha donato loro dei poteri, ma li ha anche lasciati irrimediabilmente sfigurati.

La Doom Patrol al completo.

Doom Patrol, sbarcata negli USA da pochi giorni e accolto positivamente dalla critica, è uno spin-off di Titans, con la trama che segue la storyline successiva ai suoi eventi, negli episodi che compongono la prima stagione (13 puntate da un’ora), accompagnata, nel pilot, dalla voce narrante di Alan Tudyk, ovvero Mr. Nobody, super villain che, per l’occasione, traccia le origini dei personaggi, mentre cerca di conquistare il mondo.

La Doom Patrol in una psichedelica immagini a fumetti.

Origini e caratteristiche strambe e colorate. Perché, se c’è una cosa in cui la DC ha pochi rivali, è proprio la caratterizzazione dei personaggi più al limite dell’immaginario fumettistico. Niente linearità, solo impulso stilistico e sana follia. Pensiamo al Joker e agli altri nemici di Batman, citiamo la Suicide Squad, o il sempre poco ricordato Lobo.

Foto di gruppo.

E, non da meno, sono i bizzarri players della Doom Patrol, portata sul piccolo schermo da Jeremy Carver basandosi sui personaggi creati da Arnold Drake, Bon Haney e Bruno Premiani. Tra i pochi italiani protagonisti negli Anni Quaranta e Cinquanta in quella che fu la Golden Age del fumetto. Tornando sulla serie, inedita in Italia, la banda di anti-eroi, è interpretata da Brendan Fraser – Robotman, ex pilota di NASCAR sopravvissuto ad un incidente che lo ha costretto in un corpo robotico – e April Browly – Elasti-Woman, ex attrice, che combatte contro un’alterazione del suo corpo.

Golden Age.

Talmente bello da recitare con una benda sul volto a mo’ di mummia, ecco Matt Bomer – Negative Man, ustionato in seguito ad uno schianto aereo – e Diane Guerrero – Crazy Jane, donna dalle ben sessantaquattro personalità differenti. Insieme al loro, pure Joivan Wade, ovvero Victor Stone, mezzo uomo mezzo robot, e soprattutto, spunta anche un James Bond: Timothy Dalton, ovvero Niles Caulder, leader di un gruppo di irresistibili derelitti capaci, tra cadute e humour, di salvare il mondo. E scusate se è poco.

Qui il trailer di Doom Patrol:

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