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Aspettando l’Oscar | Il miglior attore protagonista e il vantaggio di Christian Bale

Bale o Mortensen? Dafoe o Cooper? E se invece fosse Rami Malek a ribaltare il pronostico?

Christian Bale con l'Oscar vinto nel 2011 per The Fighter.
Freshly Popped

MILANO – La corsa per l’Oscar per il miglior attore di quest’anno è particolarmente equilibrata. Sembrava forte, qualche mese fa, la possibile candidatura di Ryan Gosling per Il primo uomo, ma a sorpresa il suo nome è rimasto fuori. Qualcuno (tipo: noi) avrà senz’altro fantasticato sulla presenza di Robert Redford per Old Man & The Gun e Clint Eastwood per The Mule, ipotizzando per uno dei due una statuetta dal significato celebrativo (e che bella sfida sarebbe stata), ma le scelte dell’Academy sono state piuttosto coerenti, optando per un terzetto d’attori di biopic (Christian Bale per Vice, Willem Dafoe per Van Gogh, Rami Malek per Bohemian Rhapsody) e per due interpretazioni di fortissima efficacia pop, come il Viggo Mortensen di Green Book e il Bradley Cooper di A Star Is Born. Ecco le nostre previsioni.

CHRISTIAN BALE per VICE – L’UOMO NELL’OMBRA
L’ennesima sfida impossibile dell’attore gallese è stata quella di immedesimarsi nel vicepresidente repubblicano Dick Cheney all’epoca di George W. Bush: viso tondo, capelli tinti, doppio mento, Bale si è dimostrato ancora il più grande trasformista del cinema di oggi, perfettamente a suo agio con make-up e caratteri ambigui. Ha già vinto l’Oscar per The Fighter nel 2011, ma in quel caso la categoria era un’altra (attore non protagonista). I Golden Globes lo hanno già consacrato e una sua eventuale vittoria sarebbe emblematica per un’edizione che si annuncia fortemente “politica” in direzione anti-Trump. Unico problema: deve vedersela con l’esplosione della Queen-mania di Bohemian Rhapsody.
PERCENTUALE: 35 %

 

BRADLEY COOPER per A STAR IS BORN
Nonostante sia giunto alla sua quarta nomination (Il lato positivo, American Hustle, American Sniper) sembra francamente difficile che possa essere l’anno buono per Bradley. A Star Is Born è un titolo annunciato per la corsa agli Oscar da parecchi mesi, ma la vera attesa è per l’esibizione live con Lady Gaga della bellissima Shallow, che vincerà, salvo clamorose sorprese, la statuetta per miglior canzone. Quella di Cooper rimane però una prova sorprendente, nella quale ha mostrato una tensione autodistruttiva che lo consacra davvero come uno degli attori più intensi degli ultimi anni. E Una notte da leoni è sempre più lontano.
PERCENTUALE: 15%

 

WILLEM DAFOE per VAN GOGH – SULLA SOGLIA DELL’ETERNITA’
La grande sorpresa della cinquina, perché il film di Julian Schnabel sul pittore olandese non è certamente un prodotto dai crismi hollywoodiani e convenzionali, anzi. Ma la presenza di Dafoe è meritata e il suo Van Gogh, tra tenerezza e dolore, non può lasciare indifferenti. Ciononostante, le possibilità per Willem di portare a casa il suo primo Oscar, dopo tre candidature (Platoon, L’ombra del vampiro, Un sogno chiamato Florida) sono pressoché nulle. Ma è bello che l’Academy se ne sia accorta.
PERCENTUALE: 5%

 

RAMI MALEK per BOHEMIAN RHAPSODY
Partito mesi fa come outsider, ora Rami Malek è il vero sfidante di Bale per l’Oscar come miglior attore. Il successo stratosferico di Bohemian Rhapsody ha superato ogni aspettativa (850 milioni di dollari incassati in tutto il mondo), diventando il biopic musicale più popolare di sempre. A suo favore gioca il fatto che è quasi impossibile che la notte degli Oscar non celebri i Queen e il risultato commerciale del film, e un’eventuale incoronazione dell’attore che ha incarnato con precisione mimetica Freddie Mercury sarebbe il miglior modo per farlo. Certo, la vittoria di Malek non avrebbe lo stesso peso “politico” di Bale, e perciò apparirebbe una scelta più rassicurante.
PERCENTUALE: 35%

 

VIGGO MORTENSEN per GREEN BOOK
Il personaggio di Tony Lip Vallelonga di Green Book è riuscitissimo, struggente ed esilarante allo stesso tempo. Eppure, dati alla mano, il film di Peter Farrelly sembra molto più forte nelle categorie per miglior film e per miglior attore non protagonista, dove è nettamente favorito Mahershala Ali. Per Mortensen questa è la terza nomination, dopo quelle ricevute per  La promessa dell’assassino e Captain Fantastic. Se dovesse vincere, sarebbe un trionfo per Green Book fin troppo inaspettato, perché l’edizione di quest’anno appare davvero all’insegna del più totale equilibrio.
PERCENTUALE: 10%

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