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Luca Guadagnino: «Con The Staggering Girl celebro il potere artistico della moda»

Il regista ha presentato a Cannes il mediometraggio nato dall’unione con la Maison Valentino

Luca Guadagnino, Marthe Keller e Julianne Moore e Pierpaolo Piccoli al photocall di The Staggering Girl

CANNES – Luca Guadagnino si regala la sua prima volta al Festival di Cannes, nella sezione La Quinzaine des Réalisateurs, con un progetto sui generis. Stiamo parlando del mediometraggio The Staggering Girl  nato dall’incontro con Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della Maison Valentino. In attesa delle riprese, in estate, della serie HBO We Are Who We Are, girata in Italia ma con un cast internazionale, il regista palermitano mette in scena un omaggio alla bellezza e al femminile attraverso l’alta moda. Il racconto struggente ambientato tra Roma e New York si concentra sul complicato rapporto tra una madre (Marthe Keller, interpretata da Mia Goth da giovane) e una figlia (Julianna Moore). Nel cast anche Kyle MacLachlan e Alba Rohrwacher, entrambi in versioni inedite. Questo racconto al femminile passa attraverso immagini, simboli, derivazione oniriche e, ovviamente, quattro meravigliose collezioni d’alta moda.

Luca Guadagnino e Pierpaolo Piccoli, via Instagram

L’INCONTRO «La genesi del progetto nasce dalla mia ammirazione per il lavoro di Pierpaolo Piccioli che ho potuto ammirare da vicino a luglio dello scorso anno per la sfilata di Parigi. Lì è nata una conversazione sulla sua opera, che considero un lavoro squisitamente narrativo. Non si tratta solo di abiti bellissimi ma di un percorso che attraversa l’intera collezione, proprio come un film».

Una scena di The Staggering Girl

L’ALTA MODA «Non si tratta di un prodotto commerciale o sponsorizzato, e lo prova il fatto che nella scena in cui Julianne Moore arriva dalla madre con la valigia ne abbiamo comprata una dalla concorrenza. A riprova del fatto che se fosse stata un’operazione di marketing non avrebbe certo funzionato. Quello che mi interessa è circondarmi di persone in grado di esprimere la propria creatività e ho il privilegio di vivere vicino a loro. Oltre ad aver unito amici vecchi e nuovi in un casting da sogno, un’apoteosi dei miei desideri, incluso Kyle MacLachlan, una sorta di connessione con David Lynch a cui penso costantemente».

Julianne Moore in una scena d The Staggering Girl

PIERPAOLO PICCIOLI «Durante tutte le riprese mi è sempre stato accanto. Quando, ad un certo punto, non funzionava una battuta sul finale è stata sua l’idea di tagliarla in un certo modo ed ha funzionato: solo un cineasta può capire una cosa del genere. La moda intesa come industria è diversa dai creativi che invece rappresentano un potere artistico. Se ci pensi bene, quando si crea un personaggio per un film tutto parte dal loro aspetto, da come appaiono e da come si presentano».

Luca Guadagnino, Marthe Keller, Julianne Moore e Pierpaolo Piccoli al photocall di The Staggering Girl

IL RISCONTRO «Pur essendo una formula singolare, The Staggering Girl sta avendo un riscontro significativo al mercato di Cannes. Qualunque sistema di diffusione aiuti a farlo vedere per me è il benvenuto, Netflix incluso. E poi essere qui per me che sono un vecchio amante della Nouvelle Vague è assolutamente perfetto…».

Una scena di The Staggering Girl

LE QUOTE ROSE «Sulla strada per l’uguaglianza di genere credo che le quote rosa siano qualcosa di forzato, un sistema che non tradisce intelligenza. È difficile cambiare la natura di qualcuno con l’imposizione, serve un’educazione alle cose. Non si capisce perché le donne vengano pagate meno degli uomini, a rettificare le cose deve intervenire uno stato di diritto».

Qui potete vedere il Q&A di The Staggering Girl a Cannes:

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