LONDRA – T-shirt bianca, giacchetto di pelle e un anello di fidanzamento impossibile da non notare. Quando abbiamo incontrato Sophie Turner, lo scorso febbraio a Londra per il press tour della stagione finale de Il Trono di Spade, l’attrice non si era ancora sposata – a Las Vegas prima e in Provenza poi – con Joe Jonas. Così come non era ancora tornata a vestire i panni della mutante Jean Grey in X-Men – Dark Phoenix. A farle da spalle durante l’intervista l’amica e compagna di set Maisie Williams con la quale ha ricordato gli inizi, alcuni momenti imbarazzanti e la fortuna di aver preso parte alla serie HBO, celebrata ne Il Trono di Spade: La collezione completa, una raccolta Blu-Ray contenente le otto stagioni oltre a imperdibili contenuti speciali.
IL POST SERIE «Abbiamo un gruppo su WhatsApp. Ci mandiamo messaggi tutti i giorni e foto dei nostri figli e …cani (ride ndr). Maisie (Williams, ndr), ad esempio, viene a stare da me tutte le volte che passa per New York. Ad ognuno di noi è stato chiesto: “Cos’hai fatto da quando è finita la serie?”. La risposta è semplice: ci siamo tutti presi una pausa».
IL SET «Essere così giovani e stare sul set con alcune delle persone più divertenti del mondo mentre devi girare delle scene emotivamente complesse, beh può essere difficile! Ci sono stati dei momenti in cui era impossibile non ridere anche se provavi in tutti i modi ad essere seria. E spesso la colpa era di Alfie (Allen, ndr) e Maisie…»
L’IMBARAZZO «La scena più strana che ho girato? Quando, tra la seconda e la terza stagione, a Sansa è venuto il ciclo. È stato così imbarazzante! E oltretutto io ancora non l’avevo avuto! Ricordo che non facevo che pensare: “Oh mio dio, è così imbarazzante, tutti i miei compagni di classe e il ragazzo che mi piace vedranno questa scena”. È stato davvero bizzarro».
LA FORTUNA «Spesso i giovani attori della nostra età devono lottare duramente per farsi notare e ritagliarsi uno spazio. Noi siamo stati tutti molto fortunati ad avere un trampolino di lancio privilegiato come Il Trono di Spade. È ovvio che ancora dobbiamo impegnarci per ottenere dei ruoli ma la nostra esperienza pregressa ha reso tutto più semplice. Inoltre credo che grazie al rispetto di cui godono le persone con cui abbiamo collaborato, di riflesso ne abbiamo ottenuto un po’ anche noi. Siamo stati fortunati ed ora sta a noi dimostrare che siamo anche altro rispetto ai nostri personaggi nella serie».
LA LEZIONE «Sansa mi ha ispirato ad essere resiliente come lo è lei e provare ad avere quella forza anche nella mia vita. È difficile perché non sono così forte. Ma è una lezione che sto ancora imparando».
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