MILANO – Grande attesa per Luna nera, la serie in arrivo il 31 gennaio prodotta da Fandango per Netflix. Basata sul romanzo Luna nera. Le città perdute, la serie è la terza produzione italiana per la piattaforma streaming, dopo Suburra e Baby. La realizzazione è tutta al femminile, dalla sceneggiatura a cura di Tiziana Traiana, autrice del romanzo, Francesca Manieri e Laura Paolucci (L’amica geniale), alla regia firmata da Susanna Nicchiarelli, Paola Randi e Francesca Comencini (Gomorra). Donne che raccontano altre donne, dunque.

La serie, girata interamente in Italia – dagli studi di Cinecittà al parco degli Acquedotti di Roma, da Sutri alla selva del Lamone passando per il castello di Montecalvello e il villaggio fantasma di Celleno – sarà un fantasy realistico, tra elementi di fantascienza e usi e costumi dell’epoca in cui è ambientata. Un’opportunità importante «per far conoscere la cultura italiana nel mondo», come sostiene Domenico Procacci, CEO di Fandango. Entusiasta della nuova collaborazione italiana è anche Erik Barmack, vicepresidente di International Originals Netflx. «Siamo entusiasti di sviluppare una storia così originale e con un nuovo partner in Italia».

Ambientata nell’Italia del XVII secolo, la serie riscopre i tempi della caccia alle streghe. La protagonista, la sedicenne Ade (Antonia Fotaras), viene accusata di stregoneria e si rifugia in una comunità di donne, tutte accusate di essere legate alla magia nera. La storia seguirà il percorso della giovane strega nell’adempimento del suo destino, divisa tra la sua vera natura e l’amore. Intrecciando una fitta rete di personaggi, la storia si permea anche di riferimenti alla mitologia profondamente radicata nelle leggende locali, facendo leva sul pregiudizio, la superstizione e la paura.

Seguendo la rivoluzione culturale del Seicento, Luna nera si propone di riportare alla luce quattro secoli di persecuzione in Europa cancellati dai libri di storia. Un tempo in cui i poteri, spirituale e temporale, cercavano un capro espiatorio che giustificasse povertà, fame, carestie e guerre, individuandolo in quelle figure femminili accusate di essere streghe. Nelle parole di Francesca Comencini, «raccontiamo ciò che conosciamo, che è arrivato al nostro immaginario, e cosa non è mai stato detto». Toccando l’emancipazione femminile e l’esclusione che deriva da pregiudizi e paure infondate, tematiche più che mai attuali, Tiziana Traiana afferma che «la storia cerca di pareggiare i conti grazie al potere della magia in mano a noi donne».

Associando il fantasy alle condanne senza appello della narrazione storica, il prodotto si configura quindi come importante racconto sulla forza delle donne, sul loro desiderio di rivalsa e di libertà, ripescando dalla memoria un’epoca in cui si vedevano piegate alla volontà di una società fondamentalmente patriarcale. «La storia non è cambiata poi molto da oggi: noi combattiamo tutti i giorni per un mondo più equo e un mondo più equo e giusto per le donne è un mondo più giusto per tutti», spiega l’autrice. In fin dei conti, ricordarselo non fa mai male.
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Qui potete vedere il trailer di Luna Nera:
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