in

«Noi, in pista con Fernando Alonso». Gli Stifani Bros raccontano il viaggio insieme al pilota

Da Pep Guardiola ad Alonso: Luca e Gabriele Stifani tornano su Prime Video con una nuova docuserie

Fernando Alonso

ROMA – Rieccoli. Li avevamo lasciati con il sogno di ripercorre – grazie ad un documentario – le impronte del Peterbilt 281 protagonista di Duel. Li abbiamo poi ritrovati un paio di anni fa, al fianco di un nome come Pep Guardiola, grazie alla docuserie di Prime Video All Or Nothing: Manchester City. Adesso, li riabbracciamo ancora, mentre sta per uscire la loro ultima, pazzesca avventura, ovvero Fernando, altra docuserie in cinque episodi (sempre su Amazon) con protagonista il campione delle quattro ruote Fernando Alonso. Loro sono gli ormai affermati filmmaker Gabriele e Luca Stifani, ma potete chiamarli Twins Stifani o Stifani Bros (qui il loro profilo Instagram: @twinsstifani), italiani d’export, in giro per il mondo alla ricerca di storie da raccontare.

Gli Stifani Bros

«Il progetto nasce dalla scia di All or Nothing», ci raccontano via telefono, felicissimi, i Stifani Bros, «MediaPro ci ha contattato per una crew ristretta, eravamo insieme al regista Enric Folch, e da aprile a giugno del 2019 ci siamo spostati con Fernando Alonso». Un viaggio incredibile, spiegato con enfasi e orgoglio da questi ragazzi pugliesi nati e cresciuti con il sogno del cinema e della regia. Nello specifico, in questo set mobile, composto da pochissime persone, Luca era Sound Engenieer, mentre Gabriele direttore della fotografia. «Fernando, prima di tornare con la Renault, si era ritirato dalla Formula Uno, ma avendo una mentalità da fenomeno voleva vincere il Triple Crown, ovvero il Grand Prix di Monaco, Indianapolis 500 e le 24 Ore di Le Mans. E noi abbiamo seguito proprio questo percorso», continuano i Stifani.

Fernando Alonso
Fernando Aloso

E allora, se con il Manchester City hanno girato l’Inghilterra e l’Europa, grazie a Fernando sono stati letteralmente trasportati da un continente all’altro. «Nella troupe di All Or Nothing avevamo ruoli importanti, ma qui siamo davvero in prima fila. Siamo stati in Bahrein per la gara F1 in notturna, poi al Paul Ricard di Marsiglia; siamo finiti a Fort Worth, in Texas, per la NASCAR, poi a Indianapolis, ancora al Toyota Gazoo a Colonia e anche al Circuito Fernando Alonso a Oviedo, città natale di Alonso, dove c’è anche un museo a lui dedicato. Pensa, lì ci lavorano i suoi amici d’infanzia…».

Fernando Alonso
Un momento delle riprese di Fernando

Così, non possiamo non domandargli qual è stato il momento più bello di questo pazzesco tour: «Indianapolis è stato il momento più emozionate», ci rispondo fieri, «Pensare che non abbiamo mai seguito le corse automobilistiche, nonostante il blasone di quel circuito. Quella è una gara diversa, c’è un’aria particolare, come fosse un evento. E per Alonso era fondamentale, ci siamo amalgamati bene con lo staff, stringendo rapporti con il team McLaren, che ci ha dato una mano per far sì che riprendessimo alcune situazioni. Dietro un pilota c’è un team di persone che non finisce più, siamo riusciti a filmare la gara in ogni aspetto. L’atmosfera era davvero bella, paghi un biglietto per uno spettacolo totale». Una cornice unica per una prova tecnica non indifferente. «Ero impreparato a certi tipi di rumore», ci dice Luca, «infatti in cuffia si sentiva tutto. Rombi, frenate, frastuoni. E poi parlano continuamente via radio. Nella serie si vede ciò che non si vede in tv».

Fernando Alonso
Sulla pista di Indianapolis

«Fernando? Lui è fantastico, è stato semplice instaurare un rapporto. Era rilassato, e anche molto divertito. Ci dava delle dritte su cosa dovesse fare, è davvero affabile. Pensa ha portato un drone, e si è messo a fare le riprese per noi. Lui se non lavora è a casa o va in bici, oppure gioca a tennis, organizza partite di calcio. Siamo stati a casa sua a giocare a FIFA!», proseguono gli Stifani «E, nonostante tutto, ha una casa bella e di design, ma assolutamente modesta rispetto a quello che potrebbe avere. Insomma, è una persona molto umana. Ci seguiamo su Instagram, ci sentiamo ogni tanto, gli piacciono le nostre foto. Insomma, si è creata una bella amicizia a livello professionale». Dopo un viaggio del genere, un pensiero sul futuro: «Abbiamo delle cose in cantiere, tra cui una serie sul calcio in Asia. Ma il nostro sogno è andare alla Mostra di Venezia con un nostro film». Dunque, ci vediamo al Lido.

Qui il trailer di Fernando:

Lascia un Commento

matthew rhys

VIDEO | «Mr. Rogers? Regalava speranza»: Matthew Rhys racconta Un amico straordinario

fargo 4

Fargo 4 | Chris Rock e Salvatore Esposito gangster in guerra negli anni Cinquanta