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Tutta La Luce Che Non Vediamo | Dal Pulitzer a Netflix, tra Anthony Doerr e Mark Ruffalo

Su Netflix a novembre la miniserie tratta dal bestseller di Doerr. Ma cosa vedremo?

Tutta La Luce Che Non Vediamo
Aria Mia Loberti nel ruolo di Marie-Laure Leblanc in Tutta La Luce Che Non Vediamo.
Preview

ROMA – Senza dubbio è uno dei titoli Netflix più attesi dei prossimi mesi, una miniserie composta da quattro episodi e tratta dall’omonimo bestseller vincitore del Pulitzer e firmato da Anthony Doerr, un fenomeno letterario da due milioni di copie vendute e pubblicato in Italia da Rizzoli. Dentro Tutta La Luce Che Non Vediamo ci sono la guerra e l’amore, un padre e una figlia, ci sono Parigi e la Bretagna di Saint-Malo, i nazisti e la Resistenza, la fuga, l’orgoglio e la necessità della speranza, sempre e comunque. Una piccola storia che si perde dentro la grande Storia della Seconda Guerra Mondiale quella di Marie-Laure LeBlanc (Nell Sutton), una bambina che a sei anni scopre di essere destinata alla cecità e si trova a dover conoscere un nuovo mondo al buio, quasi come se non lo avesse mai visto.

Tutta La Luce Che Non Vediamo
Mark Ruffalo con la piccola Nell Sutton, ovvero Marie-Laure da bimba.

Quando i nazisti occupano Parigi, lei e il padre Daniel (Mark Ruffalo), impiegato in un museo della capitale, cercheranno rifugio a Saint-Malo, in Bretagna, nella casa dello zio Etienne (Hugh Laurie). In parallelo, Werner (Louis Hofmann), un orfano tedesco, si appassiona alla tecnologia e diventa bravo a riparare e a costruire le radio, aggeggi fondamentali durante la guerra. Il ragazzo verrà presto arruolato dal regime di Hitler per rintracciare le trasmissioni illegali, come quelle clandestine che lo zio di Marie-Laure trasmette e diffonde per la Resistenza. Intrecciando le vite della ragazza e del soldato nel corso di un decennio, la serie – come il libro – racconta il potere dei legami tra le persone, un faro di luce capace di guidarci anche nei tempi più bui.

Un irriconoscibile Hugh Laurie nel ruolo dello zio Etienne.

Composta da quattro episodi, la miniserie è diretta da un veterano come Shawn Levy (già su Una notte al museo e su otto episodi di Stranger Things) e adattata da un fuoriclasse della sceneggiatura come Steven Knight (Peaky Blinders, sì, ma anche Locke per chi lo ricorda) che avevamo incontrato qualche tempo fa per parlare delle sue passioni (trovate l’intervista qui). Marie-Laure sarà interpretata dalle esordienti Aria Mia Loberti, scoperta dal regista ad un casting a cui hanno partecipato attrici ipovedenti, e da Nell Sutton da bambina. Al loro fianco, nei panni di Werner, Louis Hofmann (visto in Dark), un divo come Mark Ruffalo nel ruolo del padre Daniel e Hugh Laurie nei panni dello zio Etienne. Tutta La Luce Che Non Vediamo sarà disponibile su Netflix a partire dal 2 novembre e non è escluso un passaggio in anteprima alla Mostra di Venezia. Non resta che aspettare…

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  • VIDEO | Qui il trailer di Tutta la luce che non vediamo: 

 

 

 

 

 

 

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