Damiano Panattoni ROMA – Sono passati venticinque anni da You’ve Got a Friend in Me di Randy Newman, rivista da Riccardo Cocciante con Un Amico in Me, che in quattro avventure ha accompagnate le avventure di un cowboy di pezza e uno space ranger di plastica. Del resto, Woody, Buzz e il mondo di Toy Story sono riassunti in quel motivetto diventato leggendario: ninna nanna per i più piccoli, canzone della memoria per i più grandi.
Così, anche in Toy Story 4 (qui la nostra recensione), il brano fa da protagonista assoluto (nella versione italiana, durante i titoli di coda, c’è una cover niente male eseguita da Benji & Fede), accompagnato da una nuova traccia di Newman, I Can’t Let You Throw Yourself Away, tradotta in Non Permetto e realizzata ancora da Riccardo Cocciante in modo efficace. Come fece nel 1995 per le splendide versioni di Strange Things (Che Strane Cose) e I will Go Sailing No More (Io non volerò più).
In più, è perfetta la ballata The Ballad of the Lonesome Cowboy, scritta da Newman ed eseguita, pensate un po’, da uno dei più grandi cantanti country-folk viventi: Chris Stapleton. «You came along, changed my life, and fixed what was broken in me. I was a lonesome cowboy», canta Stapleton nel brano, riassumendo, in un giro di chitarra e una voce che graffia, i sentimenti contrastantiperf dello sceriffo Woody. Emozioni e musica, perché Toy Story 4 è (anche) questo.
Qui il lyric video di The Ballad of the Lonesome Cowboy:
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