ROMA – Thelma Post è un’esuberante signora di 93 anni vedova del marito Ted che vive sola e che viene assistita dal nipote Daniel con cui ha un rapporto speciale. Un giorno viene raggirata da un truffatore telefonico che riesce ad estorcerle un’ingente somma di denaro. Accompagnata da Ben, un suo vecchio amico, e dal suo scooter a motore, Thelma decide di partire per un un’infida missione attraverso i sobborghi di Los Angeles per reclamare ciò che le è stato portato via. Ecco quindi Thelma, opera prima di Josh Margolin con protagonisti June Squibb (Nebraska), Fred Hechinger, il compianto Richard Roundtree, Parker Posey, Clark Gregg e Malcolm McDowell. Dal 18 settembre al cinema con Universal Pictures.
Un film per cui bisogna partire da una premessa importante: è una storia vera quella di Thelma. Si tratta proprio di Thelma Post, 103enne nonna del regista e interprete Margolin (un paio di comparsate tra New Girl e Hot In Cleveland), ma anche moglie del regista Ted Post che i cinefili meno giovani ricorderanno sicuramente per il western Impiccalo più in alto e per il mitologico Una 44 magnum per l’Ispettore Callaghan (entrambi con Clint Eastwood come protagonista) ma anche per L’altra faccia del Pianeta delle Scimmie. E compare nel film Ted, in alcune foto di repertorio sparse nell’appartamento della scenica Thelma nei panni del marito scomparso della protagonista.
Si può dire quindi che Margolin abbia seguito alla lettera la tacita regola del «Scrivi (e dirigi) di ciò che sai» perché l’intera narrazione della sua opera prima attinge a piene mani al proprio privato. Poi però c’è la magia del cinema che parte dalla saga di Mission: Impossible e del mito imperituro del Tom Cruise corridore per disegnare un esordio semplice ma avvincente, artisticamente impeccabile nel dosare nostalgia, ricordo, umorismo e dramma, che vede Margolin – alla maniera di Wes Anderson e Moonrise Kingdom – servirsi dei topos del cinema d’azione inquadrandoli in una cornice altra, dissacrante: una novantenne che parte per una caccia all’uomo alla ricerca di un modo per riavere i propri risparmi.
Solo che non è una novantenne qualunque quella di Thelma, è la veterana Squibb al primo (incredibile!) ruolo da protagonista di una carriera straordinaria tra Broadway e Hollywood, che non perde un grammo dell’energia scenica della Kate Grant di Nebraska dialogando alla grande con due mostri sacri del cinema hollywoodiano come il compianto e intensissimo Roundtree (Shaft) e un inedito McDowell (Arancia Meccanica). Ma soprattutto con il giovane e bravissimo Hechinger – evidente alter-ego di Margolin data la chiara matrice autobiografica del racconto – prossimo a spiccare il volo tra Il Gladiatore II e Kraven – Il Cacciatore.
E poi il valore della memoria, il divario generazionale, l’essere genitori tra nonni e padri e madri, l’evoluzione tecnologica e il tempo che scorre, e la vita che a volte ci costringe a essere spettatori della nostra stessa storia. È tutto questo e tante altre cose Thelma, un film piccolo ma sorprendente, con un cuore grande così!
- HOT CORN TV | Thelma, il trailer
- VIDEO | Margolin, Squibb e Hechinger raccontano il film:
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