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Stronger | Jake Gyllenhaal, Jeff Bauman e la storia vera dietro il film

David Gordon Green racconta una storia di coraggio e determinazione dietro l’attentato di Boston

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ROMA – Una relazione fatta di continui tira e molla e un’occasione: aspettare la sua ex ragazza al traguardo della maratona di Boston sventolando un cartellone d’incoraggiamento. La mattina del 15 aprile 2013, Jeff Bauman, dipendente ventisettenne di Costco, non sapeva che quel giorno avrebbe cambiato il corso della sua vita. La sua incredibile storia di coraggio e determinazione è stata raccontata da David Gordon Green in Stronger – Io sono più forte. Un biopic con protagonisti Jake Gyllenhaal e Tatiana Maslany ispirato al libro omonimo scritto dallo stesso Bauman e adattato in una sceneggiatura firmata da John Pollono.

Carlos Arredondo e Jeff Bauman dopo l’esplosione

Ma cosa accadde quella mattina del 2013? La città era invasa di persone scese in strada per assistere alla maratona, la più antica del mondo che segna il suo traguardo vicino alla John Hancock Tower di Copley Square. In prossimità di quella zona, in Boylston Street, si trovava anche Jeff, deciso a sistemare la sua relazione con Erin iniziando da quel gesto simbolico e romantico. Mentre aspettava che la sua ex ragazza superasse il traguardo, a pochi passi da lui esplose una delle due bombe piazzate dai fratelli ceceni Džochar e Tamerlan Carnaev che causarono la morte di tre persone e il ferimento di altre 264.

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Una scena di Stronger

Tra loro c’era anche Jeff che venne immediatamente soccorso da un uomo, l’attivista e volontario della Croce Rossa Carlos Arredondo. Un intervento che salvò la vita al ragazzo ormai privo di entrambe le gambe. Una scena che venne immortalata dall’obiettivo di Charles Krupa, fotoreporter dell’Associated Press. Quello scatto fece il giro del mondo e divenne il simbolo di resistenza della città di Boston in risposta all’orrore dell’attentato terroristico. Ma non solo. In ospedale, dopo aver ripreso coscienza, Jeff aiuterà la polizia a identificare uno degli attentatori che aveva visto qualche istante prima dello scoppio dell’ordigno.

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Jake Gyllenhaal e Jeff Bauma

Da quel letto d’ospedale inizia per Bauman la sua personale battaglia, durante la quale affronterà mesi di riabilitazione fisica ed emotiva, aiutato dal sostegno di Erin e della sua famiglia. Una riabilitazione documentata da Josh Haner, fotografo del New York Times che per il suo lavoro riceverà il Pulitzer. Quello di Stronger, il memoir scritto a quattro mani con Bret Witter e che diventerà la base per la sceneggiatura del film, è il racconto intimo e personale di un viaggio quasi mai facile che ha messo alla prova la sua tenuta psicologica e i legami familiari mentre, allo stesso tempo, ha stimolato l’orgoglio ed il senso di appartenenza ad una comunità facendo emergere in lui e in Boston la forza necessaria per superare la sfida più difficile.

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