VENEZIA – «È un film che ha saputo fotografare in modo diverso, e per questo molto più sentito, una realtà. Racconta bene una cosa he già all’epoca era nell’aria e che forse oggi lo è ancora di più. Parlo della grande incognita verso il domani. Non è solo una questione generazionale ma riguarda anche il mondo che ci circonda ora». Stefano Accorsi, ospite del Campari Lounge, presso Terrazza Biennale di Venezia 79, ricorda l’importanza di un film come Santa Maradona di Marco Ponti che vent’anni fa ha saputo raccontare con un taglio unico, capace di trasformarlo in un cult, una crisi generazionale. Ma non solo: l’attore ha riflettuto sull’importanza di Leonardo Notte, protagonista della trilogia di 1992, e del desiderio di debuttare alla regia di un lungometraggio non appena arriverà la storia giusta…
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La video intervista a Stefano Accorsi è a cura di Manuela Santacatterina:
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