LONDRA – Ha diretto alcuni dei blockbuster più iconici degli ultimi trent’anni e l’anno scorso Roland Emmerich è tornato nella mischia con Midway, dramma bellico dal respiro epico – lo trovate in streaming su CHILI – film centrato sulla battaglia che nella Seconda Guerra Mondiale decise le sorti del conflitto in favore degli Alleati. Abbiamo incontrato a Londra il regista e per la nostra rubrica Io & il cinema abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con lui delle sue pellicole del cuore. Le risposte? Mai scontate.
IL FILM CHE MI HA FATTO INNAMORARE DEL CINEMA – «Dunque, vediamo: qui dico subito Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner. Avevo tredici anni all’epoca dell’uscita, era il 1968, e lo vidi in un enorme drive-in in California. Ricordo che obbligai tutta la famiglia a portarmi a vederlo per almeno tre o quattro volte. E loro ogni volta mandavano qualcuno di diverso con me: prima la mamma, poi mio padre e poi lo zio…».
IL FILM CHE NON MI STANCO MAI DI RIVEDERE – «Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg. Fu un periodo particolare. Ero il 1977, ero appena stato accettato alla scuola di cinema di Monaco, cosa che mi entusiasmò perché almeno mille altre persone avrebbero voluto essere al mio posto. Un giorno andai a trovare una mia amica, studentessa di moda, a Parigi, e mi misi a girare per la città. Mi ritrovai di fronte ad un cinema che proiettava in versione originale il film, che in Germania non era ancora uscito. Entrai in sala e fu come partecipare ad un’esperienza religiosa. Ricordo che appena sono uscito, mi sono sono rimesso subito in fila per lo spettacolo successivo. Credo di averlo visto tre o quattro volte in quel pomeriggio…».
LA MIA COLONNA SONORA PREFERITA – «Qui devo ritornare ancora al cinema di Spielberg e allora dico E.T., perché la colonna sonora firmata da John Williams è davvero meravigliosa».
IL MIO GUILTY PLEASURE – «In questo caso per darvi la risposta corretta però devo parlare più di televisione che non di cinema: sì, confesso di aver amato molto Sex and the City. Non so perché, suppongo che molti gay lo amino, forse perché quelle quattro donne sono tutte così isteriche e anche noi uomini siamo così isterici, vai a capire! Però questo è il mio assoluto guilty pleasure».
LA SCENA CHE MI COMMUOVE SEMPRE – «Qui vado al cinema italiano. La scena di Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore in cui vengono proiettati tutti i baci censurati. È più forte di me, non posso smettere di piangere davanti a quelle immagini. Mi emoziona anche solo pensarci mentre ne parlo…».
IL MIO FILM DI GUERRA PREFERITO – «Qui ho un po’ di esperienza e la risposta devo meditarla bene, ma sono abbastanza sicuro: Quell’ultimo ponte, diretto nel 1977 da Richard Attenborough con James Caan e Dirk Bogarde. Se fate attenzione e guardate molto bene il mio Midway vi accorgerete quante somiglianze ci siano tra i due film. Non è un caso…».
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