ROMA – L’horror in Italia si fa silenziosamente strada nelle sale e spesso arriva in sordina sui grandi schermi e in sordina viene allo stesso modo recepito dal pubblico, ed è un peccato perché così sembra che si vada a sottovalutare un genere che in passato il nostro Paese ha saputo fare grande (seppur in altre declinazioni). Francesco Carnesecchi, regista e sceneggiatore di Resvrgis, pare invece molto consapevole di questa cosa, riuscendo comunque a guardare al contemporaneo con questo suo nuovo film che racconta di una battuta di caccia che prende una brutta piega.

Resvrgis racconta la storia di Sara (Ludovica Martino), una giovane dal passato traumatico e difficile che trova conforto nell’amicizia con Gaia (Blu Yoshimi), che la invita a unirsi a una battuta di caccia al cinghiale sui Monti Simbruini, organizzata ogni anno a Pasqua dal fidanzato Geppi (Thomas Santu) e suo fratello Rino (Daniele Mariani). All’ultimo si aggiunge anche l’ex ragazza di Sara, Miri (Beatrice Fiorentini) con la sua nuova compagna. Ben presto però la braccata si trasformerà in un vero incubo, e i cacciatori finiranno per diventare le prede di un’oscura creatura che si aggira tra i boschi.

Un chiarimento sul genere va fatto: Resvrgis è un thriller che gioca con l’horror. Se lo coccola e lo accarezza come solo una persona evidentemente esperta come Carnesecchi farebbe. Gioca di conseguenza con tutti gli elementi del genere, dallo stilema delle final girls (solo le donne sopravvivono e neanche tutte) fino allo slasher. Il merito è anche della squadra che Francesco Carnesecchi si è scelto, fra tutte Ludovica Martino e Beatrice Fiorentini, due facce dello stesso trauma che fa da sottotesto a tutta la pellicola, solo che il personaggio di Sara lo ha affrontato accettandone tutte le conseguenze del caso, mentre Miri lo ha represso: queste scelte influiranno molto anche sulla loro sopravvivenza.

Resvrgis è un film nichilista e cupo, fatto di grotte labirintiche, maschere e graffiti misteriosi. È un film che ha anche l’ambizione di essere più grande di come appaia (la componente folkloristica è appena accennata e fa venire l’acquolina in bocca) che da lontano può ricordare The Descent di Neil Marshall – dove anche lì le protagoniste erano lontane dall’essere perfette – se non perfino il mitologico Alien 2 – Sulla Terra. Infatti, se serve ribadirlo, Resvrgis è un film di donne riuscito anche per aver fatto passare l’horror tramite loro.

Forse non è un caso la scelta di Ludovica Martino come protagonista, che porta con sé dietro ancora la delicatezza e l’adolescenza di SKAM Italia e che invece nel film di Carnesecchi ha un ruolo molto duro fin dai primi istanti. Resvrgis dimostra una consapevolezza e un ritmo che spesso mancano a chi nel panorama cinematografico italiano si approccia all’horror.
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Qui sotto potete vedere il trailer del film
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