Ha iniziato giovanissimo, a nemmeno vent’anni, presso il famoso Studio Favalli di Cinecittà, nella Roma degli Anni Cinquanta. Con il tempo, è diventato amico (intimo) di Dino De Laurentiis, di Bernardo Bertolucci e di Sergio Leone. Lo stile, l’ha imparato da due grandissimi come Norman Rockwell e Angelo Cesselon. E, insieme al suo pennello e al suo aerografo, l’ha rifatto suo, abbracciando un nuovo realismo, dedicando la vita al disegno e facendo vibrare di colori quei poster cinematografici entrati nel mito. Così, oggi, Renato Casaro, ad ottantatré anni, torna ancora una volta in America.

Infatti, dopo che Quentin Tarantino l’ha voluto per i fake poster con protagonista il Leonardo DiCaprio nella versione Rick Dalton per C’era una volta… a Hollywood, la Poster House di New York, sulla 23rd Street, gli dedica una vetrina, a pochi mesi dalla sua apertura. Così, dal 7 al 16 ottobre, ecco esposti nella loro bellezza tre manifesti di Renato Casaro, in prestito dalla Chisholm-Gallery Larsson di Chelsea, che da quarant’anni ha la più ampia selezione di poster vintage originali e di qualsiasi genere. Pensate, vanno dal 1890 ad oggi.

Attualmente, i manifesti di Casaro, alla Chisholm-Gallery Larsson, sono circa trecento, acquistabili anche on-line (ma non si scende sotto i duecento dollari). Così, per l’occasione, la Galleria ha concesso alla Poster House – chiusa fino al 17 ottobre per allestimento – le famose locandine del disegnatore italiano. Tutte, ovviamente, autentiche. Quali sono? Solaris, Il Serpente di Fuoco e I Colorados. Presentate nella loro bellezza direttamente nella vetrina della Poster House, sotto le luci del Flatiron Building.
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