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Da Samara Weaving alla black comedy | Perché aspettiamo Finché morte non ci separi

Tra giochi da tavola e horror, ecco una delle piccole sorprese del 2019. In sala dal 24 ottobre

Samara Weaving in Finché morte non ci separi

ROMA – Dicono che la vita di una persona finisca quando decide di sposarsi. I registi Matthew Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett hanno preso quest’affermazione alla lettera, mettendo in scena un teatro di omicidi e scherzi con il loro nuovo film, Finché morte non ci separi. Genere thriller/horror, che non manca di alleggerirsi con i toni della commedia, l’opera di Bettinelli-Olpin e Gillett si è rivelata una delle sorprese di questo 2019. Presentato in anteprima nazionale al Trailers Film Festival e arriverà nelle nostre sale il 24 ottobre. Una pellicola assolutamente da non perdere. e, in cinque punti, vi spieghiamo perché!

finchè morte non ci separi

LA TRAMA – La più valida delle motivazioni è anche la più semplice: la trama. Ciò che ha partorito la mente degli sceneggiatori Guy Busick e Ryan Murphy – no, non lo stesso Murphy di AHS – è un gioco sanguinario e irresistibile, che vede la protagonista Grace alle prese con una particolare, quanto inquietante tradizione di famiglia. Per sposare il rampollo Le Domas, infatti, la giovane dovrà prestarsi ad un gioco mortale in cui tutti i componenti della famiglia dovranno tentare di ucciderla. Per vincere il gioco, Grace dovrà riuscire a rimanere viva durante l’assurda nottata!

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IL GENERE – La famiglia Le Domas è un’appassionata di giochi da tavola e, come capita spesso al cinema, i film che trattano temi del genere trovano sempre la maniera di coinvolgere vivamente lo spettatore. Sono molte le pellicole che hanno integrato la componente del gioco ai loro racconti, a partire da un classico come Jumanji fino al più recente Game Night – Indovina chi muore stasera?, che si è rivelato uno dei titoli più divertenti dello scorso anno. Finché morte non ci separi sembra poter collocarsi nelle stesse fila di questi film d’intrattenimento, con un elemento splatter e violento che ne determina la differenza.

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SAMARA WEAVING… – Dopo La babysitter, altra pellicola contraddistinta dal tono della commedia nera, arriva per Samara Weaving un nuovo ruolo, questa volta da protagonista – quasi – assoluta. Nipote del noto Hugo Weaving, la giovane attrice sta continuando a farsi strada tra cinema e tv, passando da film premiati come Tre manifesti a Ebbing, Missouri a serie come Picnic at Hanging Rock e Smilf. Che il film di Matthew Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett sia il lancio definitivo per la carriera della Weaving?

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… & IL CAST – Non solo Samara Weaving. A formare la stramba famiglia di Finché morte non ci separi compaiono altri due nomi che potrebbero richiamare l’attenzione del pubblico. Come quello dell’ex Seth Cohen di The O.C Adam Brody per cui il 2019 per potrebbe essere un momento di svolta, vista anche la sua presenza – a sorpresa – in Shazam! Altra star che vedremo nel film? La sempre bellissima Andie MacDowell.

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IL FINALE – Tranquilli, nessun spoiler. Senza scendere in profondità nei particolari, quello che possiamo dire sul finale di Finché morte non ci separi è che ha sorpreso moltissima parte di pubblico. Sembra, infatti, che il film vedrà un improvviso plot twist nelle sorti di Grace e della famiglia Le Domas. E cosa c’è di più soddisfacente di un finale che ti lascia totalmente sorpreso?

Qui il trailer ufficiale di Finché morte non ci separi

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