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VIDEO | Pupi Avati: «Il mio Dante, eterno ragazzo, e la sacralità della Divina Commedia»

Tra i riferimenti visivi agli affreschi e lo sguardo inedito per raccontare il poeta: il regista si racconta

pupi avati
Pupi Avati racconta il suo Dante a Hot Corn

ROMA – «È sufficiente vedere la mia biblioteca per rendersi conto che non esiste questo libro, non esiste questa storia, non esiste questa angolazione attraverso la quale si racconta questo essere umano con le sua fragilità, la sua quotidianità, il suo essere perennemente ragazzo fino alla fine, l’aver avuto accesso alla sua dismisura poetica attraverso il dolore…». Pupi Avati racconta così a Hot Corn cosa l’abbia spinto a realizzare Dante, il film dedicato alla figura del sommo poeta ma un punto di vista inedito e che prende spunto dal suo romanzo L’alta Fantasia, il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante in cui narra la vita del poeta raccontata da Boccaccio. Nel cast del film, in sala dal 29 settembre, Alessandro Sperduti, Carlotta Gamba e Sergio Castellitto.

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La video intervista a Pupi Avati è a cura di Manuela Santacatterina:

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