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Paul Rudd: «Ant-Man, Quantumania e il ritorno di Scott Lang, il mio eroe normale…»

Un libro, la figlia, la normalità: l’attore racconta il suo eroe in Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Paul Rudd alla prima di Ant-Man and the Wasp: Quantumania a Los Angeles.
Freshly Popped

MILANO – Chiusa la Fase 4 con Black Panther: Wakanda Forever, la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe è pronta a partire con Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il terzo film della saga che vede protagonista ancora una volta Paul Rudd nei panni di Scott Lang alias Ant-Man. Dopo gli eventi di Endgame, Ant-Man è ritornato alla vita a San Francisco in cerca di una nuova normalità, cercando di riallacciare i rapporti con la figlia Cassie (Kathryn Newton) e provando a fare il padre. Con un cast notevole che comprende oltre a Evangeline Lilly, Michael Douglas e Michelle Pfeiffer anche Bill Murray (!) e la rivelazione Johnatan Majors nel ruolo del villain (lo avevamo visto e amato in The Last Black Man in San Francisco, qui), il nuovo capitolo MCU arriva nelle sale il 15 febbraio. Durante la conferenza stampa in collegamento da Los Angeles, Paul Rudd ha parlato del suo personaggio e di ciò che ama di più in lui.

Paul Rudd con alcuni piccoli fan al Westwood Village all’anteprima.

IO & SCOTT LANG – «In questo nuovo film essere un padre è l’obiettivo principale di Scott. Ha sempre avuto una sorta di relazione d’amore e odio con la figura paterna, ma ora si sente come se l’avesse accettata. È felice che la maggior parte di tutto quello che è accaduto pare sia rimasto nello specchietto retrovisore e ora crede di poter avere una vita normale, passare del tempo insieme a Cassie e vivere serenamente. Ovviamente questo periodo non durerà affatto a lungo come pensava. Credo che Scott – come personaggio – sia cresciuto molto nel corso di questi nove anni, ovvero l’arco temporale in cui abbiamo girato questi film. Non dimenticate che lui è un tipo normale che aveva un lavoro normale e si è improvvisamente trovato negli Avengers a combattere Thanos…»

Quantumania
Rudd con Evangeline Lilly, Michelle Pfeiffer e il regista Peyton Reed alla prima.

LA NUOVA VITA – «Quando inizia questo terzo capitolo, ritroviamo Scott in un momento decisamente felice: sta facendo una sorta di giro d’onore nella sua città, la gente lo riconosce, il barista gli offre il caffè. Ha anche scritto un libro di cui fa un reading pubblico alla City Lights, un volume che è una specie di spiegazione in cui racconta tutto quello che gli è accaduto e le sue esperienze con gli Avengers. Ritiene chiuso il capitolo e vuole essere solo un uomo quasi normale. Ma si ritroverà con qualche problema, perché vorrebbe poter recuperare alcuni di quegli anni, Cassie è più grande, ha idee sue e la vedrete anche finire in prigione proprio all’inizio di Ant-Man and the Wasp: Quantumania…».

Ant-Man Quantumania
Rudd alla prima con Jonathan Majors, ovvero il temibile Kang.

IL LATO MIGLIORE – «Quello che mi piace di più di Scott? Che è un ragazzo normale che ancora nutre dubbi sulla faccenda dei superpoteri. Non ci crede molto. Mi piace il fatto che faccia parte di questo gruppo con supereroi impressionanti e che sia anche stato il primo a dire: “Che diavolo ci faccio qui?”. In questo nuovo capitolo mi è piaciuto giocare sull’aspetto paterno, cercare di capire la situazione in cui si trova, le sue responsabilità. Le qualità umane sono la cosa che mi piace di più di Scott e suppongo probabilmente che la sua qualità cyborg è la parte che mi piace meno (ride, nda). Ma se devo essere sincero, non c’è davvero nulla del personaggio di Scott che non mi piaccia…».

  • INTERVISTE | Paul Rudd: «Ant-Man e la mia seconda sfida»
  • VIDEO | Il trailer di Ant-Man and The Wasp: Quantumania

 

 

 

 

 

 

 

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