Sono stati i Queen, accompagnati dalla voce di Adam Lambert, ad aprire la 91.esima edizione degli Academy Awards. Una cerimonia senza presentatore, anticipata da una dose di polemiche come non se ne sentivano da anni e fortemente politicizzata. Dalle frecciatine al sessismo imperante (anche) ad Hollywood lanciate dal terzetto Tina Fey, Amy Porhler e Maya Rudolph alla presentazione di Javier Bardem della categoria miglior film straniero in spagnolo, fino al discorso da standing ovation di Spike Lee. Ma la notte degli Oscar è stata scandita anche da molta musica.
Oltre alla già citata apertura sulle note delle canzoni della band un tempo capitanata da Freddie Mercury, protagonista della serata grazie ai premi vinti da Bohemian Rhapsody, sono state molte altre le parentesi musicali della serata. Dalla voce potente di Jennifer Hudson con la sua I’ll Flight, canzone che accompagna il documentario RBG dedicato al giudice della Corte Superma Ruth Bader Ginsburg, a Bette Midler che ha intonato uno dei brani de Il Ritorno di Mary Poppins, fino al country di When a Cowboy Trades His Spurs for Wings di David Rawlings e Gillian Welch per La ballata di Buster Scruggs.
Ma, complice l’assenza di Kendrick Lamar e SZA che quasi all’ultimo hanno dato forfait, gli occhi (e le orecchie) della platea del Dolby erano tutti per Lady Gaga e Bradley Cooper che hanno intonato, visibilmente emozionati, Shallow, Premio Oscar per la miglior canzone. Il momento più coinvolgente della cerimonia insieme alle parole di Spike Lee che, insieme, hanno saputo ricordare quale sia il senso di una serata come quella degli Oscar. Intrattenere ed emozionare.
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