VENEZIA – In anteprima qui alla Mostra alle Giornate degli Autori, arriva ora al cinema il nuovo film di Antonio Pisu, Nina dei Lupi, fantasy-thriller tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Bertante (edito da La Nave di Teseo) e operazione interessante per lo scenario del cinema italiano. Dopo l’interessante road movie Est – Dittatura Last Minute, (che avevamo amato e vi avevamo raccontato qui), il regista Antonio Pisu vira completamente rotta tuffandosi in scenari fantascientifici e fantasy che si mischiano al folklore. Seguiamo così Nina (Sara Ciocca, bravissima), una giovane ragazza che cresce isolata in un piccolo paese anni dopo l’evento noto come “la sciagura”, ovvero un’improvvisa tempesta solare che ha disabilitato l’intera rete elettronica globale.
In un mondo distopico in cui ormai la civiltà è collassata e le risorse scarseggiano, il paese di Nina rimane però intatto, crescendo in armonia e continuando a produrre i prodotti della terra senza alcuna (apparente) conseguenza. Tuttavia, quando un gruppo di predoni invade il paese massacrandone gli abitanti, Nina scappa nelle foreste dove scopre di avere dei poteri. Determinata, decide di usare queste abilità per liberare il popolo dagli oppressori. Scritto insieme a Tiziana Foschi (tra i membri fondatori della Premiata Ditta, ve la ricordate?), la sceneggiatura rielabora in maniera notevole il romanzo da cui poteva prendere molto dell’intrigo e dell’oscurità raccontata da Bertante. Pisu sceglie invece di concentrarsi sul risveglio dei poteri di Nina ispirandosi chiaramente alle più moderne e giovani eroine, da Jennifer Lawrence in Hunger Games fino a Eleven di Stranger Things.
Di conseguenza la rivisitazione del testo tocca i passaggi più ovvi del genere (per capirci, è diverso da come era raccontato il personaggio di Aurora Giovinazzo in Freaks Out di Mainetti), ma grazie alla sentita interpretazione di Sara Ciocca – già vista tanto in America Latina dei D’Innocenzo quanto in Improvvisamente Natale – nei panni di Nina, seguiamo dal primo momento questa vitale e credibilissima eroina nel suo percorso di rinascita. Insieme a lei anche Sergio Rubini nei panni dell’ispirato villain Fosco con un’interpretazione caricaturale ma divertita, e di Sandra Ceccarelli (da noi mai dimenticata). Pisu tiene in piedi lo spettacolo grazie a loro, ma anche grazie ad una regia precisa e avvincente che ci porta fino in fondo. Una storia epica italiana, tra generi e citazioni, come non se ne vedono molte nel nostro cinema.
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