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Nido di Vipere | Il thriller pulp di Kim Yong-hoon, tra postmodernismo e parodia

Il film d’esordio del regista sudcoreano strizza l’occhio al cinema di Tarantino e dei fratelli Coen

nido di vipere
I protagonisti di Nido di Vipere

MILANO – Una borsa stracolma di soldi è sempre causa di conseguenze impreviste e inaspettate, soprattutto se è l’oggetto del desiderio di uomini e donne che travestiti da vipere cercano in ogni modo di rubarla per i propri scopi. Il regista sudcoreano Kim Yong-hoon costruisce il suo primo lungometraggio proprio su un elemento così magnetico per poter intrecciare storie e generi cinematografici diversi in un film eterogeneo con molte facce, dal classico thriller al noir più intrigante passando per l’assurda e stravagante tragicommedia. Nido di vipere, presentato al festival di Rotterdam nel 2020 (lo trovate su Prime Video), è basato sull’omonimo romanzo giapponese di Keisuke Sone e sviscera tramite una storia corale l’aspetto più malvagio e perfido dell’uomo, quello più velenoso, un viaggio nella Corea del Sud notturna e corrotta, violenta e sanguinosa.

nido di vipere
Una scena del film

Una borsa stracolma di soldi può cambiare la vita di molti, soprattutto quella di chi striscia come una vipera cercando di fregare l’altro o aggirando i propri problemi tramite l’illegalità più spietata. I protagonisti di Nido di vipere sono infatti un doganiere alla disperata ricerca di denaro per ripagare un pericoloso strozzino, una truffatrice astuta e abile nel manipolare le persone con il suo fascino fatale, uno strambo detective e una giovane prostituta desiderosa di cambiare vita e uccidere il violento e crudele marito. Tutti legati indissolubilmente da quella borsa così importante e ambita, che però viene trovata e rubata da un umile impiegato che lavora nella sauna dove è stata nascosta e che vede in quella borsa l’occasione di cambiare vita.

Un’immagine di Nido di vipere

Intrighi malavitosi, inseguimenti avvincenti, doppiogiochismi che continuano a ribaltare lo status quo, sotterfugi che rischiano di mettere in pericolo la vita dei protagonisti, Nido di vipere è un film che vive di tensione e ricostruzione, con una storia avvincente dove nessuno è al sicuro e dove la morte aleggia e corteggia ogni personaggio. Una corsa contro il tempo, una lotta meschina e scorretta per sovrastare chi ha lo stesso obiettivo nella parte di città che non ha regole e dove vince semplicemente chi resta in piedi per ultimo.

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Una scena del film di Kim Yong-hoon

Nido di vipere è un film che strizza l’occhio ad alcuni tratti distintivi del cinema occidentale, soprattutto tramite l’atmosfera e la costruzione delle situazioni nello stile dei fratelli Coen (soprattutto Non è un paese per vecchi e Fargo) e la divisione in capitoli e il contesto pulp tipiche del cinema di Tarantino, ma tramite gli stilemi orientali riesce a entrare in una dimensione cinematografica diversa così da avere una forte personalità sia a livello visivo che narrativo. Kim Yong-hoon riscrive una classica storia thriller e la ambienta in un contesto già visto, ma tramite una narrazione discontinua e postmoderna costruisce un film intrigante in costante tensione e tramite un gioco variegato di generi costruisce un film camaleontico che riesce sempre a cambiare pelle e non essere mai uguale a sé stesso.

Una scena del film

Nido di vipere è un interessante thriller, un noir mai scontato con colpi di scena spiazzanti con una narrazione sempre ricca e variegata. È una storia che indaga gli invisibili per risaltare i problemi e questioni che riguardano tutti con una prospettiva diversa. È un viaggio nel mondo sotterraneo che poche volte vede la luce, dominato e comandato dal denaro e da chi è più spietato, dove esserne trascinati è facile ma poi uscirne risulta quasi impossibile, dove la scala dei valori è ribaltata e sopravvivere diventa l’unica cosa importante. Nido di vipere prende questo mondo e lo racconta in modo ponderato e in modo parodistico, restituendo un’esperienza seria ma allo stesso tempo divertente, dove la spietatezza si unisce al pulp, dove la tragicommedia postmodernista si unisce alla tradizionale storia thriller.

Qui sotto potete vedere il trailer del film:

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