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Tommaso di Giacomo: «Io, la voce di Miles Morales e quel ruolo meraviglioso»

Le prove e il personaggio: il doppiatore racconta la sua esperienza in Spider-Man – Un nuovo universo

L'altra faccia di Miles Morales: Tommaso di Giacomo.

MILANO – Tra gli ospiti del nostro angolo qui a Cartoomics, alla Milan Games Week, c’è anche lui, in collegamento da Roma: Tommaso di Giacomo, ovvero il doppiatore di Spider-Man – Un nuovo universo, la voce di Miles Morales, un ruolo destinato a rimanere nel tempo che qui ci racconta lo stesso Tommaso.

IL PRIMO PENSIERO – «Il primo pensiero quando ho avuto la parte di Miles Morales? Gioia, soprattutto. Ero felicissimo dopo tutti gli sforzi fatti e dopo il primo turno di prova che non è stato semplice. La responsabilità era molta, ovviamente, perché ero all’interno di un casting in cui erano tutti bravissimi. Per avere il ruolo ho fatto cinque provini, ogni volta dovevo cantare anche delle canzoni – poi diventate quelle iniziali – e varie scene che però erano censurate perché giustamente la produzione non voleva far trapelare nulla fino all’ufficialità».

Le scelte di Miles Morales.

IL PERSONAGGIO – «Entrare dentro Miles non è stato facile, no, lo confesso, anche perché non avevo mai doppiato un personaggio del genere e mai fatto nulla di tanto importante prima di Spider-Man – Un nuovo universo. La verità è che il direttore del doppiaggio, Alessandro Rossi, mi è stato vicino tutto il tempo prima di incidere, mi ha fatto vivere il personaggio e cosi ho avuto l’occasione di entrarci gradualmente in Miles. Il suo ruolo è stato fondamentale».

IO E MILES – «Cosa mi piace di Miles? Che non è scontato, non è il classico Peter Parker, intelligente e preciso, ha qualcosa di diverso. La mia scena preferita? Questa è una domanda piuttosto difficile, perché sono sempre indeciso tra due: una è quella della pubertà, tutto la parte dopo i capelli di Gwen, una parte su cui sono stato poco perché la sentivo molto. L’altra invece è classica, alla fine del film quando realizza di fare grandi cose…».

IL FILM – «Se ho rivisto il film? Eccome, tantissime volte, l’ultima non meno di una settimana fa con i miei amici. Non saprei dire però come mi sento quando lo vedo, è difficile esprimere come mi sento, è come se avessi trovato il mio personaggio perfetto e ora sto lì a sperare che ritorni e magari fare un sequel, o anche solo un’apparizione».

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