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Michele Vannucci: «Delta, il mio western contemporaneo, tra conflitto e scoperta»

Tra realtà ai margini, musiche e parentesi di tenerezza: il regista racconta a Hot Corn il suo film

Michele Vannucci
Michele Vannucci durante la nostra intervista

ROMA – «Delta è un film di genere, un western contemporaneo. Un film in cui lo Stato è qualcosa di lontano. È il racconto di una frontiera, di uno spazio libero in cui i due personaggi sono chiamati a un viaggio fisico ma anche di scoperta di loro stessi. E in questi viaggio rispondono a delle loro domande esistenziali: qual è la loro casa? Quali sono i loro amori? Tutti e due combattono per due comunità. E nonostante questo conflitto che monta sul fiume, cercano di sottrarsi a questa sfida. Credo che purtroppo in Italia, in tante province, ci sia la percezione dello Stato come qualcosa di lontano. E questo sentirsi ai margini, il non essere raccontati, porta a tirare fuori degli istinti più oscuri. Credo che Delta sia il viaggio di questi due uomini, così soli e fragili, che cercano il loro modo di affermarsi». Michele Vannucci racconta a Hot Corn il suo secondo lungometraggio, Delta, in sala dal 23 marzo, con protagonisti Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio. L’occasione per parlare della tenerezza rappresentata dai personaggi femminili e le musiche del film, da Andrea Laszlo De Simone, Loredana Bertè e la colonna sonora firmata da Theo Teardo.

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  • Delta: Alessandro Borghi, Luigi Lo Cascio e un duello di frontiera sul Po

La video intervista a Michele Vannucci è a cura di Manuela Santacatterina:

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