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Martina Sammarco: «I sogni di Hook, Roan Johnson e quel film sulla Germania»

Dopo averla vista in Monterossi, abbiamo chiesto all’attrice di rivelare a Hot Corn i titoli del cuore

Martina Sammarco
Martina Sammarco in attesa di rispondere alle domande di Io & Il Cinema.

MILANO – La stiamo vedendo in queste settimane impegnata nel ruolo di Nadia, fedele assistente di Carlo, in Monterossi di Roan Johnson, così abbiamo chiamato Martina Sammarco chiedendole se volesse cimentarsi con il nostro questionario Io & Il Cinema (trovate qui le puntate precedenti). E allora ecco qui l’attrice rivelare a Hot Corn i film del cuore, il regista da cui ha imparato di più ma non solo, perché consiglia a tutti i lettori anche un film da recuperare…

Martina Sammarco in una scena di Monterossi.

IL PRIMO FILM CHE MI HA FOLGORATO – «Nessun dubbio, perché il film che mi ha folgorato la prima volta che l’ho visto è stato sicuramente Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg con Robin Williams e Dustin Hoffman. Avrò avuto probabilmente cinque anni, non di più. Ricordo che mia madre me lo aveva registrato dalla televisione su una VHS che ho letteralmente consumato. Ancora oggi conosco tutte le battute a memoria…».

Steven Spielberg con Robin Williams sul set di Hook – Capitan Uncino.

IL FILM CHE MI PORTEREI SULL’ISOLA DESERTA – «Allora, vediamo: se devo portarmelo su un’isola deserta, allora probabilmente potrei scegliere un film che parla di sopravvivenza oppure un titolo che mi possa aiutare mentre sono lì. Quindi a questa domanda risponderei con Vita di Pi di Ang Lee, il film del 2012 tratto dal romanzo dello scrittore canadese Yann Martel. Stupendo, davvero stupendo…».

Isola deserta? Quasi. Una scena di Vita di Pi di Ang Lee.

IL REGISTA DA CUI HO IMPARATO DI PIÙ SUL SET – «Sicuramente Roan Johnson. Ho lavorato con lui sia nel suo ultimo film, State a casa, che nella serie di Prime Video, Monterossi. Credo che l’incontro con Roan sia stato, umanamente e professionalmente, il più importante fino a questo momento della mia carriera. È un grande professionista ed una persona che stimo molto e a cui devo tantissimo…».

Roan Johnson
«Ma chi? Io?». Roan Johnson sul set.

IL FILM CHE CONSIGLI AI LETTORI DI HOT CORN – «Le vite degli altri di Florian Henkel von Donnersmark. Racconta la vita nella DDR, ovvero la Germania dell’Est, dove le spie della Stasi controllavano chiunque venisse sospettato di essere oppositore politico. È un film che descrive l’umanità in tutte le sue sfumature e mostra come l’empatia possa nascere anche dove sembrerebbe impossibile. Da vedere…».

L’ATTRICE CHE MI HA FATTO SCEGLIERE QUESTO LAVORO… – «Per me recitare è sempre stata l’unica scelta possibile. Anche prima di scoprire che potesse essere un lavoro, qualcosa con cui potevo viverci. Non ricordo un’attrice in particolare che mi abbia portato su questa strada, ma oggi sicuramente sono tante quelle che stimo e che ammiro. Qualche nome? Meryl Streep, Cate Blanchett, Natalie Portman. Difficile scegliere!».

Cate Blanchett
Cate Blanchett e il suo doppio in Manifesto.
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