ROMA – «La cosa più sbagliata che si possa fare è staccare il sogno dalla realtà. Se non ha le radici ben piantate nel reale non è realizzabile perché manca il canale di connessione. E in questo senso può diventare una prigione». Stefano Fresi racconta a Hot Corn una delle tematiche attorno a cui ruota The Land of Dreams, il film diretto da Nicola Abbatangelo, presentato ad Alice nella città e in sala dal 10 novembre, in cui condivide il set con Caterina Shulha, George Blagden, Edoardo Pesce e Marina Rocco. Una storia ambientata nella New York degli anni Venti ricostruita interamente in dei set in Bulgaria. «L’immaginazione è alla base del nostro lavoro», sottolinea la Rocco, «Ma devo dire che il mondo che Nicola ha preparato prima che noi ci entrassimo ha aiutato molto. Si aveva la sensazione di entrare in una vera cucina, di essere in un’epoca diversa…».
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La video intervista per The Land of Dreams è a cura di Manuela Santacatterina:
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