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La Natura dell’Amore | Monia Chokri, Magalie Lépine-Blondeau e le distanze tra gli individui

Una riflessione sui sentimenti e le loro conseguenze, tra filosofia e leggerezza. Al cinema dal 14 febbraio

Magalie Lépine-Blondeau, Pierre-Yves Cardinal e il cuore di La natura dell'amore di Monia Chokri, al cinema dal 14 febbraio con Wanted Cinema
Magalie Lépine-Blondeau, Pierre-Yves Cardinal e il cuore di La natura dell'amore di Monia Chokri, al cinema dal 14 febbraio con Wanted Cinema

MILANO – Monia Chokri, tra le muse di Xavier Dolan, torna come regista per il suo terzo film dopo A Brother’s love e Babysitter (disponibile su MUBI) con La natura dell’amore (Simple comme Sylvain in v.o.) presentato in concorso a Cannes 76 nella categoria Un Certain Regard, una storia sull’esplorazione dei sentimenti in cui l’amore è protagonista assoluto di una commedia intelligente, raffinata e mai scontata. Sophia (Magalie Lépine-Blondeau), 40 anni, è una professoressa di filosofia che vive una relazione stabile con Xavier (Francis-William Rhéaume) da dieci anni. Tutto cambia quando incontra Sylvain (Pierre-Yves Cardinal), il tuttofare della loro baita in campagna, e tra i due scoppia un’intensa relazione che mette in discussione le certezze di Sophia.

Magalie Lépine-Blondeau e Pierre-Yves Cardinal in un momento de La natura dell'amore
Magalie Lépine-Blondeau e Pierre-Yves Cardinal in un momento de La natura dell’amore

Monia Chokri dirige divertita e con gusto una Magalie Lépine-Blondeau in stato di grazia, mai stata così brava a giostrarsi tra romanticismo ed erotismo in un film con un occhio spiritoso sul tema delle relazioni, spesso indagato con toni troppo drammatici. La natura dell’amore riflette in maniera molto contemporanea sui sentimenti non scadendo in caratterizzazioni macchiettistiche o ai limiti della parodia: merito anche di un cast totalmente centrato, oltre alla già citata protagonista. Anche la leggerezza del tono con cui Monia Chokri si approccia alla questione aiuta, ma La natura dell’amore non si spinge mai sul versante della rom-com e, anzi, rimane saldo su binari raffinati per una riflessione filosofica sulla questione.

Magalie Lépine-Blondeau e La natura dell'amore di Monia Chokri, al cinema dal 14 febbraio
Magalie Lépine-Blondeau e La natura dell’amore di Monia Chokri, al cinema dal 14 febbraio

Forte è anche la componente sensuale del film in un gioco di vedo-non vedo che richiama i drammi degli anni Settanta-Ottanta, la loro fotografia sgranata e i frequenti zoom. La questione che apre La natura dell’amore è se sia possibile che due persone lontanissime tra di loro possano amarsi nonostante le loro differenze. Monia Chokri cerca di trovare la risposta a questo interrogativo anche in maniera piuttosto intellettuale, indagando su un amore (e i suoi personaggi) che potrebbero sembrare che non ci appartengano, ma ci somigliano molto di più di quanto possiamo pensare.

Francis-William Rhéaume e Lubna Playoust in una scena del film
Francis-William Rhéaume e Lubna Playoust in una scena del film

La natura dell’amore è distribuito nelle sale italiane da Wanted Cinema il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, e potrebbe aprire discussioni di coppia interessanti…sperando che nessuna di quelle che va al cinema si lasci dopo la visione!

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