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La lettera: «Ho odiato Coco, ma non posso ammetterlo. Cosa dovrei fare?»

Una lettrice pone il suo dilemma a Hot Corn: come nascondere la delusione per il cartoon Pixar?

Caro Hot Corn,

qualche giorno fa con le amiche ho organizzato una serata al cinema per andare a vedere Coco. Alla fine del film, mentre scorrevano i titoli di coda e ripensavo con perplessità ai buchi di sceneggiatura (Hector ci mette settant’anni a capire di essere stato avvelenato, veramente?) e ai Pokemon volanti nella terra dei morti (mah), mi sono girata verso le mie amiche e me le sono trovate con fazzoletti e guance rigate dalle lacrime. A quel punto sono stata zitta, abbozzando qualche commento di circostanza. Cosa devo fare?

Stefania M.

Cara Stefania,

il problema di andare al cinema in gruppo – e non solo, succede anche nella vita – è proprio questo: bisogna sempre fare i conti con l’opinione degli altri. Comunque non disperare, ma ricorda che dopo il Golden Globe, Coco vincerà molto probabilmente anche l’Oscar quindi dovrai essere pronta a difendere la tua opinione. In questo caso specifico hai davanti due opzioni: puoi sorvolare sull’argomento soffermandoti sulla colonna sonora e sul tormentone Un Poco Loco, oppure cominciare una battaglia in cui saresti bollata – sicuramente – come poco sensibile. Detto questo, se ti conforta, anche noi ancora non abbiamo capito perché Hector ci metta più di settant’anni a capire di essere stato avvelenato (non era difficile) e, soprattutto, dove riesca a trovare il veleno tanto velocemente il perfido Ernesto de la Cruz. Chissà, forse lo riveleranno in Coco 2

Avete dubbi cinematografici che vi assillano? Non temete, ci siamo noi. Scrivete al nostro pronto intervento: [email protected]

 

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