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Coco e la Tradizione Messicana

Dia de los muertos: la Disney ci porta alla scoperta della più famosa tradizione Messicana con Coco, il suo nuovo film in uscita a Natale

Coco 2

Coco è il nuovo, attesissimo film d’animazione targato Disney – Pixar in uscita a Natale: per la precisione sarà disponibile nelle sale a partire dal 28 dicembre 2017 e la vicenda narrata prenderà il via da una delle più famose tradizioni messicane, vale a dire il Dia de los muertos.

Dia de los muertos: cos’è e come di svolge

Il Dia de los muertos, letteralmente “Giorno dei morti”, si festeggia nelle giornate dell’1 e 2 novembre, corrispondenti alle festività cristiane di Tutti i Santi e della Commemorazione dei Defunti.

A differenza di queste ultime, tuttavia, da sempre ammantate da un cupo velo di tristezza, il Dia de los muertos si celebra in modo allegro e colorato: in quei giorni, infatti, per le strade messicane si respira un’aria di festa, con le persone che preparano altari a base di piccole offerte e scorte di cibo in onore dei defunti, mentre i più giovani si truccano il viso fino a somigliare a degli scheletri.

Tutto questo viene accompagnato da feste a tema di vario tipo, che iniziano già dalla metà di ottobre e proseguono ben oltre i primi due giorni di novembre: canti, balli, musica e colori sono gli elementi che caratterizzano questa festa e le tombe stesse vengono decorate con addobbi vivaci, mentre ovunque impazzano concerti e rappresentazioni caricaturali della morte.

Questo perché il concetto di morte dei messicani è estremamente diverso dal nostro: per loro la morte è soltanto un passaggio da questo a un altro mondo, dove le anime dei defunti non verranno suddivise a seconda della loro condotta di vita (i buoni in Paradiso e i cattivi all’Inferno), bensì, molto più semplicemente, a seconda di come sono trapassati.

Avremo così il Tlalocan, che è il regno destinato ad accogliere coloro che sono morti per colpa dell’acqua (es. vittime di annegamenti, inondazioni, ecc…); l’Omeyocan, che è invece il paradiso dei guerrieri e delle donne morte di parto (per i messicani una gravidanza è paragonabile a una vera e propria battaglia); il Mictlán è destinato a coloro che periscono in seguito a morte naturale e, infine, il Chichihuacuauhco è il paradiso riservato ai bambini.

Proprio in virtù della sua peculiarità e del coinvolgimento che suscita nei suoi adepti, il Dia de los muertos è considerata una delle tradizioni più importanti a livello mondiale, al punto che l’Unesco, nel 2003, lo ha proclamato Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

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