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Dark Universe a rischio chiusura per colpa del flop de La Mummia?

Dark Universe: quale sarà il suo destino

Tempo di crisi in casa Universal, perlomeno per quanto riguarda i film horror: sembra infatti che il progetto Dark Universe sia a rischio chiusura e ne è un chiaro indizio il fatto che i suoi creatori, il regista Alex Kurtzman e il produttore Chris Morgan, abbiano deciso di abbandonare il tutto.

 

Dark Universe è il nome dato al filone di film horror che si proponeva di riportare sul grande schermo i “mostri sacri” di questo genere, come la creatura di Frankenstein, l’Uomo Invisibile e la Mummia.

Proprio a quest’ultima, protagonista dell’omonimo film con Tom Cruise, sarebbe da imputare la colpa per questa drastica decisione: diretta dallo stesso Kurtzman, infatti, la pellicola non ha purtroppo ottenuto il successo sperato, incassando negli Stati Uniti la misera cifra di ottanta milioni di dollari (a fronte dei centoventicinque spesi per la sua realizzazione) e arrivando a poco più di quattrocento milioni nel resto del mondo. Davvero troppo poco perché il progetto prosegua con gli altri titoli in programma: attualmente, infatti, l’unico film in fase di riscrittura è La moglie di Frankenstein, che avrebbe dovuto essere interpretato dalla splendida Angelina Jolie, la quale non ha però firmato alcun contratto.

Riguardo alle altre pellicole, invece, la situazione è ancora più incerta: si era parlato di Johnny Depp nei panni dell’Uomo Invisibile, di Javier Bardem in quelli della Creatura di Frankenstein e del muscoloso Dwayne Johnson nel ruolo dell’Uomo Lupo.

A quanto, pare, per ora, nessuno di questi attori avrà la possibilità di interpretare i rispettivi personaggi; l’unica ancora di salvezza sembra sia rappresentata dalla Blumhouse Production, specializzata nella realizzazione di horror a basso costo ma dai grandi incassi (es. Paranormal Activity, Insidious e Sinister): se la casa di produzione di Jason Bloom decidesse di occuparsi personalmente del progetto, allora esiste effettivamente la possibilità che i film in programma vedano la luce.

In alternativa potrebbe continuare a occuparsene la Universal, producendoli però come film singoli e non interconnessi tra di loro.

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