ROMA – «Era una storia che già c’era. Io l’ho semplicemente raccontata. Era come la montagna di Incontri ravvicinati del terzo tipo. Mi ha attirato e ho deciso di fare questo film». Parola di Sydney Sibilia, regista de L’incredibile storia de l’Isola delle Rose, film Netflix prodotto da Groenlandia e già tra i più visti sulla piattaforma. La storia è quella ispirata a Giorgio Rosa, giovane ingegnere che nel 1968, mentre infuriavano le proteste studentesche per un mondo migliore, si lo costruiva un altro mondo a largo delle cose di Rimini. Un’isola d’acciaio simbolo di una libertà individuale e osteggiata dalla classe dirigente. Ne abbiamo parlato con il regista e i protagonisti, Elio Germano e Matilda De Angelis, tra la paura che può fare un’idea, la consapevolezza sociale e una colonna sonora a tutto volume che spazia dai Mamas & Papas a Jimi Hendrix.
- Intervista di Manuela Santacatterina:
- L’incredibile storia dell’Isola delle Rose raccontata da Sydney Sibilia e il cast
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