MILANO – Cinquant’anni fa arrivava al cinema l’opera magna di William Friedkin L’Esorcista, l’horror che sconvolse il pubblico di tutto il mondo ed un’intera generazione diventando un cult. Un incubo – l’esorcismo – che ci trascina passo dopo passo nella realtà, la cosa che più ci terrorizza. Friedkin in questo era maestro assoluto, capace di mostrare e sconvolgere senza troppe filosofie o teoremi: il risultato fu 440 milioni di dollari di incasso, dieci nomination e due Oscar vinti. Il regista, lo ricordiamo, è scomparso il 7 agosto di quest’anno ma la sua eredità è più viva che mai. Mentre aspettiamo il suo ultimo film postumo, visto alla Mostra di Venezia: The Caine Mutiny Court-Martial, prossimamente su Paramount+, pare.

La Blumhouse ha deciso così di dare nuova linfa vitale alla pellicola cult del regista con un’operazione simile a quella fatta negli ultimi anni con la nuova trilogia di Halloween – che continuava da un’altra pietra miliare del cinema horror di John Carpenter – diretta da David Gordon Green. Sempre a Green reduce del successo di questa operazione nostalgia (forse un’operazione riuscita a metà, va detto), è stata affidata la regia di una nuova trilogia ispirata a L’Esorcista di William Friedkin. Così arriva nelle sale L’Esorcista – Il Credente. La storia? Dopo la tragica scomparsa di sua moglie incinta in un terremoto ad Haiti avvenuta tredici anni prima, Victor Fielding (Leslie Odom Jr.) ha cresciuto da solo la loro figlia, Angela (Lidya Jewett).

Ma quando Angela e la sua amica Katherine (Olivia Marcum) spariscono nel bosco per poi tornare tre giorni dopo senza ricordare nulla di cosa sia successo, si scatena una serie di eventi che costringeranno Victor a confrontarsi con il male nella sua forma più oscura: la possessione demoniaca. Nella speranza di riuscire a salvare le bambine, Victor si imbatte in Chris MacNeil (Ellen Burstyn), che cinquant’anni prima ha vissuto in prima persona la medesima esperienza con la figlia Regan (Linda Blair). David Gordon Green si affida allo stesso stile e rigore registico con cui aveva gestito i nuovi film dedicati al serial killer Michael Myers, ma Halloween e L’Esorcista sono due storie molto diverse tra loro e – purtroppo – rivedere sullo schermo Ellen Burstyn non fa lo stesso effetto che rivedere Jamie Lee Curtis.

Green quindi sceglie di andare sul sicuro per raccontare una storia che almeno nelle intenzioni è un sequel diretto del film di Friedkin, dimenticandosi di esplorare a fondo il contesto di questo nuovo film che (potenzialmente) poteva essere un ottimo sequel. Purtroppo nemmeno due possessioni riescono a spaventare di più rispetto soltanto a quella di Regan nel film del 1973. Non vi è alcun guizzo o ispirazione nella narrazione e nell’aspetto visivo di questo sequel, che invece tenta più volte di fare l’occhiolino all’originale a partire dalla scena d’apertura fino ai momenti più iconici (ma la partecipazione di Ellen Burstyn è più un cameo che una consistente performance). Comunque fanno molto le interpretazioni degli altri protagonisti: Leslie Odom Jr. racconta molto bene il suo ruolo da padre e da scettico.

Anna Dowd è sempre brava ed una presenza gradita nel genere ed anche le giovani bambine Lidya Jewett e Olivia Marcum ce la mettono tutta per esprimere terrore puro e spaventarci. Nonostante si possano intravedere delle buone intenzioni, L’Esorcista – Il Credente segna però innegabilmente una falsa partenza per questa nuova collaborazione tra la Blumhouse e Green. Il regista comunque può imparare dai suoi errori e aggiustare il tiro in corso d’opera dato che ci aspettano due sequel, di cui il primo dal titolo The Exorcist: Deceiver arriverà al cinema nel 2025, Sperando che sia un seguito che abbia più forza e identità di questo…
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Qui sotto potete vedere il trailer del film:
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