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Jerry Calà: «L’eredità di Yuppies, Carlo Vanzina e quella fotografia degli anni Ottanta»

Milano, Cortina e Lapo Elkann: Hot Corn celebra Yuppies a Benevento e l’attore ricorda il cult

Ezio Greggio, Jerry Calà, Christian De Sica e Massimo Boldi in una foto promozionale di Yuppies. In Italia il film uscì il 23 dicembre del 1986.

MILANO – «Gli yuppies di oggi? Non so se abbiano gli stessi sogni di quelli degli Anni Ottanta, ma, a pensarci bene, una sorta di yuppie moderno potrebbe essere Lapo Elkann. Estroso e con delle belle idee». Jerry Calà ricorda e racconta, mescola passato e presente per parlare di Yuppies, il cult diretto da Carlo Vanzina che uscì in sala il 23 dicembre del 1986 e che oggi, a più di trent’anni dall’uscita, verrà celebrato da noi di Hot Corn grazie a una bella collaborazione con CHILI e con il Festival di Cinema e Televisione di Benevento, arrivato alla terza edizione. Giovedì 11 luglio alle 21 e 30, Calà sarà in piazza Roma assieme a Massimo Boldi, Corinne Cléry e Enrico Vanzina per una rimpatriata senza precedenti nel sacro nome degli anni Ottanta. In attesa dell’evento, l’attore ricorda con noi quel viaggio indimenticabile, tra aneddoti e paragoni.

Milano capitale: Calà con Greggio, Boldi e De Sica in Yuppies.

MILANO E L’AMERICA «Ricordo tutto, benissimo, ricordo il movimento degli yuppies, tipico degli Anni Ottanta, che arrivava direttamente dall’America, il massimo dell’edonismo reganiano. Dalle proteste dei Sessanta, i giovani passarono al blazer blu. E chiaramente i Vanzina, osservatori di certe realtà, riuscirono a centrare in pieno la moda. Soprattutto a Milano, città all’avanguardia nel ricevere nuovi orientamenti. Del resto, “Milano vicino all’Europa”, cantava Lucio Dalla in Milano. Anzi, “vicino al mondo”, dico io».

IL MITO DELL’AVVOCATO «Prima di girare Yuppies, Carlo ed Enrico Vanzina mi mandarono in avanscoperta a Milano, girandomi contatti, nomi e numeri di alcuni loro amici. Era il modo giusto, secondo loro, per poterne assorbirne i comportamenti. E posso dire che mi sono divertito, tanto. La realtà superava la fantasia nei dialoghi con quei ragazzi con il mito dell’avvocato Agnelli. Si credevano dei newyorkesi, erano dei fanfaroni con tanta voglia di fare».

Gita a Cortina

MILANO & CORTINA «Ricordo che a un certo punto tornammo a Milano e tra noi c’era quell’atmosfera che si crea quando si fa un viaggio fuori sede, o in gita. Così il film continuava anche quando non c’erano le riprese. Sono i film che vengono meglio, perché si crea un rapporto più diretto ed intimo, tutti davano il meglio sul set. Fu uno spasso. Il momento più divertente? Quando andammo a Cortina. La sequenza finale, soprattutto. Quando si parlava di elicotteri, miliardi e poi finiamo per litigare per una sciocchezza. Ecco, quella scena è stata un capolavoro. L’essenza dell’italianità».

Carlo Vanzina in azione sul set.

CARLO, IL MAESTRO «Carlo Vanzina riusciva a mettere alla berlina il carattere di tutti, accentuando i temi della tipica commedia all’Italiana. Non a caso Vanzina fu allievo di Mario Monicelli in tanti film importanti e credo che quell’esperienza gli permise di portare un bagaglio importante nelle sue pellicole e nei suoi personaggi. Una scuola fantastica».

Jerry Calà sul set di Odissea nell’Ospizio che uscirà a ottobre su CHILI.

I RAGAZZI DI OGGI «Rivedere oggi Yuppies mi emoziona, per molti motivi. Con me c’era il grande Guido Nicheli, un dei migliori caratteristi italiani, e mi viene sempre un po’ di malinconia a rivederlo. Ma mi diverto anche tanto. Magari non lo riguardo tutto, ma mi fermo su qualche scena. Credo sia molto attuale, sono titoli che continuano a programmare e a cui i ragazzi di oggi, pure molto giovani, si affezionano. Forse perché le commedie di oggi – tranne Checco Zalone – sono un po’ troppo pulite, mentre allora c’era qualcosa in più e i ragazzi di oggi si trovano davanti ad una fotografia di un periodo che avrebbero voluto vivere, con la voglia di divertirsi, creare e restare liberi».

Jerry Calà, Ninì Salerno, Franco Oppini e Umberto Smaila: i Gatti di Vicolo Miracoli

LA REUNION «Il mio prossimo film, Odissea nell’Ospizio, uscirà a ottobre su CHILI, ed è nato dalla voglia di fare qualcosa con I Gatti di Vicolo Miracoli. Essenzialmente vuole riportare in un film la nostra maturità. L’idea è arrivata proprio da una battuta di un nostro spettacolo: perché non farne un lungometraggio, ambientandolo in un ospizio per ex artisti? Ci ritroviamo così acciaccati e pieni di problemi, con la sceneggiatura quasi autobiografica. Questa reunion, tra l’altro, permetterà all’ospizio di non chiudere. C’è pure una storia parallela, di un gruppo di migranti che vengono ospitati. Nella mia utopia c’è la mia idea di integrazione. Tutto, ovviamente, su un piano di commedia leggera e attuale».

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