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Da Saw a Conjuring | James Wan e il tocco magico di uno dei nuovi re di Hollywood

Da Saw a Aquaman, tra M3GAN e incassi: dietro le quinte di uno dei registi più influenti della scena

James Wan
James Wan nel 2013 sul set di L'evocazione - The Conjuring
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MILANO – Il nome, si conosce ed è ormai noto a tutti gli appassionati di horror, ma non solo, anzi, sarebbe limitante definirlo solo come tale. James Wan, classe 1977, nato Kuching, in Malesia, cresciuto a Perth da bambino, di nazionalità australiana, ma con evidenti influenze asiatiche che si sentono e convergono nello stile della regia, nei soggetti che i suoi film trattano. Film che negli ultimi anni hanno conquistato il pubblico e la critica con alcune delle opere più spaventose del nuovo secolo, diventando un punto di riferimento del genere. A partire da Saw che nel 2004 con i suoi 103 milioni di dollari di incasso divenne l’horror più redditizio della storia dietro Scream di Wes Craven, ma non solo, visto che il suo tocco magico non si è mai esaurito, basta controllare la recente produzione e supervisione di M3gan, con altri 176 milioni di dollari di incasso. Ma perché Wan è il re dell’horror? Quali sono i fattori che hanno reso il suo stile cosi iconico? Cerchiamo di capirlo.

James Wan
James Wan, classe 1977, nato in Malesia, ma nazionalità australiana.

Il percorso artistico di Wan ha inizio proprio nel 2004, quando a fianco dell’amico Leigh Whannell porta in sala Saw che diventa un cult immediato, merito di una trama originale e di uno stile visivo crudo e disturbante. Il successo del film- poi esploso in una saga a dir poco infinita, a ottobre uscirà Saw X  – porterà Wan e Whannell a dedicarsi ad altri progetti, come Dead Silence e soprattutto a Insidious, nel 2010, altra pellicola che condurrà ad un’altra saga (a luglio uscirà il quinto film, Insidious: The Red Door) che si contraddistingue per un’atmosfera di suspance scientemente costruita attraverso un connubio di elementi visuali e sonori, a partire dalla colonna sonora – firmata da Joseph Bishara – inquietante quanto affascinante. Ma non solo, perché Wan si evolve e si innova restando sempre originale, sequel dopo sequel curando con attenzione estrema i personaggi di Insidious, sempre ben caratterizzati.  

Con Vera Farmiga, grande interprete di The Conjuring.

Ma a consacrare Wan e a portarlo nella Hollywood che conta sarà poi, nel 2013, L’evocazione – The Conjuring, basato sulla vera storia della coppia di demonologi Ed e Lorraine Warren, interpretati dai magnifici Patrick Wilson e Vera Farmiga. Un boom di incassi al botteghino (320 milioni di dollari in tutto il mondo) per un capolavoro di tensione, con una diegesi avvincente che scava nel profilo psicologico dei personaggi e fa leva sulle suggestioni visive per far saltare lo spettatore sulla poltrona. Da allora, Wan è diventato inarrestabile e il suo status intoccabile: si cimenta in sequel e spin-off di The Conjuring, ma soprattutto in progetti apparentemente fuori dalla propria comfort zone: arriva infatti la chiamata della DC per aiutare il DC Extended Universe con Aquaman con Jason Momoa che, nonostante le difficoltà, riesce a superare il miliardo di dollari di incasso. Non solo: il prossimo Natale Wan porterà in sala il sequel, Aquaman e il regno perduto.

James Wan
James Wan con Jason Momoa e Amber Heard sul set di Aquaman.

Sulla scena contemporanea ormai Wan è diventato un brand, un marchio di garanzia, tanto che negli ultimi anni ha messo il suo nome – da produttore esecutivo – anche a serie Netflix come Archive 81 (che vi avevamo raccontato qui) e perfino a un singolare cartoon come Samurai Rabbit – Le avventure di Usagi. Tra quest’anno e il 2024 vedremo poi The Nun 2, Night Swim e M3GAN 2.0, tutti progetti seguiti in prima persona da lui come produttore. Perché oltre a numeri e franchise il vero talento di Wan, la parte più peculiare e intrigante della sua cifra stilistica, resta la capacità di saper bilanciare la paura con umorismo e leggerezza, creando personaggi umanizzati a cui il pubblico si affeziona e creando un horror che è forse la punta di diamante di un’epoca in cui il genere sembrava aver perso il suo smalto.

  • SPECIALE | I segreti di The Conjuring 3
  • VIDEO | James Wan racconta Malignant:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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