ROMA – «Il nostro è stato un viaggio incredibile, l’esperienza vissuta nel deserto cileno restera con noi per sempre…». E sì perché per il suo film il regista Beniamino Catena ha scelto due location agli opposti: il deserto del Cile e la riviera ligure. Del resto il suo film, che ci ha raccontato insieme a Davide Iacopini, protagonista maschile (nel cast con lui anche Anita Caprioli e Marta Gastini), esplora le domande focali dell’essere umano – senza necessariamente dare loro una risposta. La storia? Quella di Vera, una bambina di undici anni, scompare senza lasciare traccia. Due anni dopo ritorna ma invece di essere adolescente è una giovane donna. Non ricorda niente. I genitori sono sconvolti ma l’esame del DNA conferma che è davvero lei. Quando i ricordi riaffiorano alla memoria, Vera capisce di aver vissuto la vita di un uomo cileno, clinicamente morto, che dall’altra parte del mondo si era risvegliato nello stesso istante in cui lei era svanita nel nulla.
Beniamino Catena e Davide Iacopini raccontano Io Sono Vera:
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