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Home Education | Rocco Fasano, Julia Ormond e una poderosa opera prima

Una famiglia, una forza demoniaca e una macabra scoperta. Ma com’è il film di Andrea Niada?

Julia Ormond e Lydia Page al centro della scena di Home Education, opera prima di Andrea Niada, al cinema con Warner Bros
Julia Ormond e Lydia Page al centro della scena di Home Education, opera prima di Andrea Niada, al cinema con Warner Bros

ROMA – Fino a che punto si può spingere il delirio di una mente isolata, privata di qualsiasi contatto con il mondo reale? Rachel (Lydia Page) è un’adolescente cresciuta in una casa persa nei boschi della Sila, costruita secondo i principi di un culto di cui la famiglia è seguace. Alla morte del padre Philip, l’oppressiva madre Carol (Julia Ormond) costringe la figlia a vivere con il cadavere, priva di contatti con il mondo ad eccezione di alcuni brevi incursioni nel bosco circostante, nella convinzione che il corpo senza vita si rianimi. L’arrivo di Dan (Rocco Fasano), un ragazzo del luogo, muterà per sempre gli equilibri. Parte da qui Home Education – Le regole del male, opera prima e ampliamento dell’omonimo cortometraggio del 2016 di Andrea Niada, al cinema ora.

Julia Ormond, Lydia Page e Rocco Fasano in una scena di Home Education
Julia Ormond, Lydia Page e Rocco Fasano in una scena del film

Un horror di carattere Home Education, un high-concept ridotto all’osso: una location scarna, un cast piccolo e di livello, capitanato da una Ormond formidabile nella sua Carol dalla colorita dimensione caratteriale a metà tra il Jack Torrance di Shining e la Annie Wilkes di Misery non deve morire, ma soprattutto tante, tante idee e questa non è mai una cosa scontata (anzi). Quello di Niada è cinema esoterico di tensione e suggestioni ambientali che nel raccontare di un lutto impossibile da elaborare, viene avvolto di rivoltante puzza di morte, costruzioni d’immagine oniriche in putrefazione e jump-scare al ritmo di laceranti urla dall’oltretomba.

Lydia Page, un talento da seguire
Lydia Page, un talento da seguire

E quindi (dis)equilibri familiari di dipendenza e manipolazione vecchi e nuovi da cui emerge il talento di una notevole Page, specie nel dialogare con il brillante Fasano, ribaltamenti di ruoli, e la percezione del male come profondamente radicato sin nelle fondamenta del contesto scenico. Un piccolo-ma-grande film Home Education, una gemma di cinema horror che rivela al mondo le idee e la poetica tutta in divenire di un giovane autore come Niada che non vediamo l’ora di scoprire. Tenetelo d’occhio…

  • STORIE | Julia Ormond, la regina di Hollywood che visse due volte
  • VIDEO | Qui il trailer di Home Education

 

 

 

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