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Un padre, una figlia e quel cortometraggio da Oscar | Ma cos’è Hair Love?

Matthew A. Cherry dirige un’opera animata delicata ed emozionante, conquistando l’Oscar

Hair Love, il corto candidato all'Oscar
Un padre e una figlia: un'immagine di Hair Love, il corto candidato all'Oscar

ROMA – Veder proiettato il proprio film sul grande schermo? Il sogno di tutti i registi. Ma, come le favole insegnano, a volte, i desideri possono diventare realtà. Ed è quello che è successo a Matthew A. Cherry, filmmaker indipendente che, nel marzo del 2019, ha visto il suo corto d’animazione debuttare al cinema, facendo singhiozzare l’intera sala. Infatti, Hair Love, opera animata che la Sony Pictures ha mostrato prima di Angry Birds 2, segue la scia dei corti Disney e Pixar, lasciando il pubblico estasiato per la purezza del racconto. Un corto meraviglioso che ha ottenuto l’Oscar nella categoria dei Migliori cortometraggi d’animazione.

Karen Toliver e Matthew A. Cherry con la statuetta per Hair Love.

«Vedere il mio primo progetto animato sul grande schermo è stato incredibile» ha spiegato Cherry a Variety, «Ho sempre sperato che Hair Love potesse essere proiettato al cinema e il fatto che ciò sia avvenuto con un’uscita importante come quella della Sony Pictures Animation è un sogno diventato realtà». Ma era solo la prima parte della favola, perché adesso Hair Love – che potete vedere qui per intero – continua il proprio viaggio, che porta direttamente Cherry e tutto il suo team di lavorazione al Dolby di Los Angeles la sera del 9 febbraio 2020.

hair love
I protagonisti di Hair Love

Ma cosa colpisce di Hair Love? Prima di tutto la storia. Delicata ed emozionante, che passa per le immagini lasciando spazio più allo sguardo che ai dialoghi, mettendo in scena la quotidianità (messa alla prova) di una figlia e del suo papà che, in occasione di un giorno speciale, deve tentare di acconciare i capelli afro della bambina seguendo i suoi desideri. La soluzione? Affidarsi ai tutorial su internet, sperando di ottenere qualche risultato. Ma è ancora più in profondità che scava Hair Love, portando lo spettatore in un finale da lacrime (no spoiler permessi per non rovinare l’effetto).

hair love
… Il risultato finale

Nella semplicità di una narrazione che arriva dritta al cuore, senza mai voler puntare alla lacrima facile, Hair Love commuove per la finezza con cui Cherry delinea i rapporti e i risvolti del racconto, la relazione tra una figlia e il suo impacciato papà, che cerca di trarre il meglio dalla situazione in cui si sono ritrovati. Con un’opera tenera ed efficace, Cherry sfrutta un tratto leggero e colori pastello per amplificare il senso di dolcezza del proprio cortometraggio animato, buffo e quanto mai reale, facendo innamorare il pubblico della famiglia protagonista e conquistando, oltre alla candidatura dell’Academy, un posto speciale nel cuore.

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Qui potete vedere il corto completo:

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