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Gone Girl | Un bestseller e la storia vera che ispirato il film di David Fincher

Su chi sono stati modellati i personaggi di Ben Affleck e Rosamunde Pike nati dalla penna della Flynn?

Gone Girl
Ben Affleck e Rosamund Pike sono i protagonisti di Gone Girl - L'amore bugiardo

MILANO – «In quest’epoca è molto difficile essere una persona reale e autentica anziché un fascio di tratti caratteriali selezionati da un generatore infinito di personaggi. E se tutti stiamo interpretando un ruolo, allora l’anima gemella non può esistere…». Lo scrive nero su bianco Gillian Flynn nel suo best seller L’amore bugiardo – Gone Girl, caso editoriale del 2012 adattato per il grande schermo da David Fincher. E di ruoli, veri e presunti, ipotizzati e rovesciati, la storia di Nick (Ben Affleck) e Amy (Rosamunde Pike) ne contiene parecchi. Tutto inizia il giorno del loro quinto anniversario, quando Nick scopre che sua moglie è scomparsa.

Gone Girl
Rosamund Pike in un’inquadratura diventata cult

La porta dell’ingresso socchiusa, un tavolino rovesciato, tracce di sangue, un diario con frasi che lasciano poco spazio all’immaginazione. Ecco che l’ex golden boy di Manhattan diventa il sospettato numero uno per la polizia. Ma non solo: il caso di scomparsa di quella bellissima donna dai lunghi capelli biondi attira l’attenzione della stampa essendo Amy la musa ispiratrice di una serie di libri per bambini, Amazing Amy, creata dai suoi genitori quando lei era piccola. Tutte le prove sembrano essere contro lui: poco empatico, fedifrago, bugiardo. Ma Nick è davvero colpevole? «Volevo essere certa che vi fosse spazio per le sfumature, i rapporti interpersonali e i personaggi, per l’umorismo cupo e le situazioni bizzarre, perché è lì che si trova il cuore inquietante e tossico delle vite narrate nella storia» ha spiegato la Flynn parlando dell’adattamento cinematografico di Gone Girl.

Ben Affleck è Nick Dunne in Gone Girl
Ben Affleck è Nick Dunne

Fincher ha trasformato il best seller in un thriller psicologico in cui il ritratto tragicomico delle relazioni s’intreccia con il racconto di un’America in recessione e il potere dei media capaci di pilotare lo storytelling, di decidere sommariamente chi è la vittima e chi il carnefice. All’uscita del romanzo in molti oltreoceano hanno notato una similitudine neanche troppo velata con un caso di cronaca avvenuto in California. La vigilia di Natale del 2002 Laci Peterson, supplente all’ottavo mese di gravidanza esce di casa per portare il cane, Mckenzie, a fare una passeggiata. Il marito, Scott, tornato il giorno seguente da una battuta di pesca ne denuncerà la scomparsa solo ventiquattro ore dopo. Veglie e gruppi di ricerca vennero organizzati per cercare la donna mentre il marito, giorno dopo giorno, diventava sempre di più l’indiziato numero uno.

Uno dei volantini di scomparsa di Laci Peterson
Uno dei volantini di scomparsa di Laci Peterson

Durante interviste o conferenza stampa lasciò squillare il suo telefono senza preoccuparsi si potesse trattare di notizie sulla moglie, si scoprì che aveva una relazione con una massaggiatrice, tale Amber Frey, e che, una volta saputo dalla gravidanza di Laci, stipulò una polizza assicurativa da 250.000 dollari. Come se non bastasse, nei mesi che trascorsero tra la scomparsa e il ritrovamento del cadavere della donna, Scott vendette l’auto della moglie e provò a vendere la casa. Tutti gesti che per inquirenti e stampa avvallavano la sua colpevolezza. Oggi Scott Peterson si trova nel braccio della morte del carcere di San Quentin, California, con l’accusa di omicidio di primo grado nonostante continui a professarsi innocente.

La prima pagina di un quotidiano locale dopo l'arresto di Scott Paterson
La prima pagina di un quotidiano locale dopo l’arresto di Scott Paterson

Gillian Flynn, dal canto suo, ha sempre negato di aver preso ispirazione in modo diretto da questo fatto di cronaca. «Sicuramente non volevo fare nulla di specifico. Si potrebbero indicare come ispirazione Scott e Laci Peterson – erano sicuramente una coppia di bell’aspetto», ha dichiarato a Entertainment Weekly, «Ma si tratta sempre di coppie di bell’aspetto. Ecco perché finiscono in tv. Di solito non vedi persone incredibilmente brutte che sono scomparse diventare un’attrazione mediatica». «Quando ho scritto Gone Girl», ha aggiunto Flynn, «Mi sono concentrata sulla risposta dei media a quel tipo di tragedia. In un certo senso, ne ho decodificato un po’ il comportamento. Che cosa aumenterà il loro interesse e cosa renderà credibile la storia perché i media se ne occupino?». Un comportamento fotografato con precisione chirurgica da David Fincher in un classico moderno del cinema.

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