in

Gioco Pericoloso | Elodie, Adriano Giannini, l’arte e quell’attrazione fatale…

Scrittura e arte, crimine e erotismo, amore e morte: ma com’è il film di Lucio Pellegrini?

Gioco pericoloso
Adriano Giannini e Elodie, ovvero Carlo e Giada in Gioco pericoloso.

ROMA – Esiste da sempre, ai margini di un cinema via via più ampio e ibrido, sia in termini di genere e linguaggi, che riferimenti stilistici, un filone interessante, un vero e proprio sottogenere, quello degli scrittori nel cinema. Tra i più memorabili, non per questioni critiche, ma puramente di gusto, Gordie Lachance di Stand By Me, Sutter Cane de Il seme della follia, Charlie/Donald Kaufman de Il ladro di orchidee, Mort Rainey di Secret Window, Mike Enslin di 1408 e Edward Sheffield di Animali Notturni (di cui vi avevamo parlato qui). Scrittori fittizi molto differenti tra loro, accomunati dal dono della scrittura e dai suoi demoni, capaci di perseguitare, condannare e condurre alla perdizione anime in equilibrio tra realtà e finzione. Il protagonista di Gioco Pericoloso, l’ottavo film di Lucio Pellegrini, scritto con Elisa Fuksas, è un altro scrittore, ancora una volta in crisi, ancora una volta in equilibrio tra accadimento e narrazione. Qual è la realtà e quale invece la finzione?  

Gioco pericoloso
La coppia: Elodie e Adriano Giannini sono Carlo e Giada.

Non sappiamo molto di lui. Ha scritto un paio di romanzi di grande fama, forse di più. Sono le memorie del successo e al tempo stesso familiari, capaci di riflettere fin da subito un’urgenza narrativa, che guarda sia allo svelamento dei demoni, che alla loro caccia disperata e affamata. I demoni si celano tra noi, nelle illusioni dell’amore e nei legami della famiglia e ancora nei vicini di casa e negli artisti. Carlo Paris (Adriano Giannini) fa fatica a definirsi tale, meno invece Peter Drago (Eduardo Scarpetta), figlio dell’arte contemporanea e con lui Giada Costanzi, ballerina a cui presta volto e corpo Elodie, che ritorna qui dopo Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa e prima di Fuori di Mario Martone (che vedremo a Cannes probabilmente?). Ciascuno di questi tre artisti, consapevolmente o meno, si ritrova a fare i conti con una crisi, o meglio, con un blocco. Il primo dello scrittore, mentre gli altri due della performance, della scultura e dell’installazione.

Gioco pericoloso
Carlo, Giada e Peter: il triangolo non lo avevo considerato…

Sono legati tra loro eppure non lo sanno. Non dall’arte, ma dall’amore e dall’attrazione tra i corpi e spaventosamente, perfino dalla morte. Qui ha inizio la dinamica dell’osservazione, della caccia e del “divertimento” manipolatorio. Chi è la preda e chi il predatore? Pellegrini confonde le carte e i ruoli, ribaltandoli in più occasioni, riflettendo sul significato del controllo, pur di fronte al pericolo evidente e alle conseguenze dell’abbandono. Quello taciuto, quello mai superato, o peggio, accettato. Gioco pericoloso sfiora i linguaggi dell’horror, trovandosi a suo agio nel thriller psicologico, che è sì erotico, ma ancor prima drammatico. Ecco perché Adrian Lyne ha a che fare solo in parte con questo bizzarro, eppure curioso gioco a tre. Infatti, nonostante l’osservazione di Attrazione fatale e L’amore infedele sia presente tra i riferimenti, Pellegrini e Fuksas si spingono oltre. L’elemento d’interesse non è più l’infedeltà, né tantomeno la menzogna. Quanto i demoni – o mostri, che dir si voglia – taciuti e celati dall’ordinarietà convenzionale dei rapporti d’amore. Chi vive in casa nostra?

Gioco pericoloso
Elodie con Eduardo Scarpetta in un altro momento del film.

Tra le pagine di romanzo e quelle della cronaca, emergono i fantasmi di una sparizione e di un crimine. Gli indizi sono pochi, le verità infinite o estremamente ridotte. Eppure non può trattarsi solo del villain principale. Pellegrini e Fuksas lo sanno, ecco perché guardano alla matrice letteraria e poi cinematografica di Austin Wright e Tom Ford, autori del romanzo e adattamento di Animali Notturni. Sull’ambiguità del male e la violenza sospesa da sempre, tra finzione e realtà, svelata dalla prima e forse, prossima a compiersi nella seconda. Un film di non luoghi e anime perdute, di chiacchiere alte e basse e poi di corpi, che si mostrano e si sottraggono, divenendo ancor più audaci, eccitanti e sinistri per lo spettatore che – voyeuristicamente – al pari di Peter Drago, osserva celato dal buio, quella coppia apparentemente perfetta, eppure così menzognera e prossima a sgretolarsi, che nella casa scrive e danza, tra vita e morte, finzione e realtà. 

  • VIDEO | Qui il trailer di Gioco Pericoloso
  • VIDEO | Qui sotto la nostra intervista al cast:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un Commento

Dreams

VIDEO | Dalla vittoria alla Berlinale al cinema: una clip esclusiva di Dreams

VIDEO | Nicole Kidman, Gael García Bernal e lo strano mistero di Holland