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L’unione di tutte le arti: il Milano Film Festival e quell’idea di cinema

Contaminazione e apertura: le linee guida del MFF. Hot Corn e CHILI, Main Media e Digital Partner

MILANO – «Se vuoi rimanere interessante, suona con gente più giovane di te». Parole di Miles Davis prese in prestito da Gabriele Salvatores, nuovo direttore artistico del Milano Film Festival – in co-direzione con Alessandro Beretta -, durante la conferenza di presentazione delle prime anticipazioni della XXIII edizione, in programma dal 28 settembre al 7 ottobre. «Il nostro obiettivo è un Festival aperto e contaminato. Il cinema è l’unione di tutte le arti, dalla musica al design passando per la letteratura. Quello che volevamo cercare di fare era creare un crossover tra tutte queste realtà. E quale città se non Milano per provare a realizzarlo. Un luogo che ci permette di sognare l’idea di unire tutte le individualità che se ne occupano. Sarebbe bello se la città dedicasse il suo autunno al cinema» ha aggiunto il Premio Oscar.

L’Anteo di Milano, uno dei luoghi del festival.

Una manifestazione – ideata e prodotta da esterni – in evoluzione, come ci ha tenuto a sottolineare Beniamino Saibene, Presidente di Milano Film Festival. «Quest’anno abbiamo deciso di provare a cambiare passo. Un salto in lungo per il quale abbiamo un obiettivo e la persona che ci ha spinto a farlo è proprio Gabriele Salvatores. L’unione ci ha portato a consolidare il Festival e ad ampliarlo di un giorno. Anche le locations sono aumentate. Inoltre, con CHILI, il Festival si svilupperà online». Una delle novità più interessanti e innovative della prossima edizione riguarda infatti CHILI, Digital Partner della manifestazione. La piattaforma apre le porte del cinema indipendente al mondo della distribuzione online: i grandi successi di queste ventitré edizioni di Milano Film Festival – lungometraggi e cortometraggi –, saranno disponibili su CHILI durante e dopo la manifestazione, e accessibili al pubblico italiano ed inglese.

Tra futuro e passato: la grafica del #MFF2018

«È un motivo di orgoglio perché sono un milanese di Milano e pensare di fare qualcosa per la città in cui sono nato, dove vivo e vivrò è fondamentale. Unisce business e vita vissuta. Di solito quando realizziamo questi progetti cerchiamo di capire non tanto che beneficio riusciamo a portare a casa ma quali valori possiamo veicolare»,- ha commentato Giorgio Tacchia, amministratore delegato e fondatore di CHILI, – «Possiamo far arrivare Milano in tante altre zone del Paese in contemporanea. Ma CHILI non è solo in Italia. Siamo in cinque Paesi e l’Inghilterra è una perfetta destinazione per il Milano Film Festival. Quindi, tutto quello che sarà disponibile sulla nostra piattaforma, lo sarà, in tempo reale, anche in Inghilterra».

spazio-oberdan
Lo Spazio Oberdan, un’altra delle cornici del #MFF2018.

Il tema dell’edizione 2018 – realizzata in collaborazione con Lavazza, Main Partner della manifestazione – sarà High Standards. No definition, in un’unione tra passato e futuro, perché Milano diventi un centro sempre più importante per il cinema. E, di fatto, il programma punta ai giovani, Con la sezione My Screen, il Festival aprirà i suoi spazi ad una serie di incontri e proiezioni, con la presenza di YouTuber e di influencer, tra cui Francesco Lettieri, regista di videoclip, tra gli altri, per Calcutta, Motta, Clementino e Liberato. Ci sarà anche Camihawke, volto della stand-up comedy social e speaker di Radio2.

CamiHawke, ospite al #MFF2018

Tra le novità, un’intera location del Festival, la BASE Milano, sarà incentrata sulla Realtà Virtuale, con la sezione curata da Aimone Bondini, autore del libro Narrative Language of Virtual Reality. Invece, per gli ospiti, è confermata la presenza di Matteo Garrone, che sarà presente al Festival per un’attesa masterclass gratuita allo Spazio Oberdan, in cui racconterà aneddoti, segreti ed esperienze del suo lavoro da regista. «La reputazione di una città si costruisce in molti modi», ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, «Amo il coinvolgimento delle nuove generazioni e delle nuove tecnologie, e chiedo di sposare la contemporaneità della città. Poi, oltre a portare il cinema nelle periferie, ci sarà un’apertura internazionale. Del resto è questa la forza di Milano: tutti fanno la loro parte».

Sul sito del Milano Film Festival trovate tutte le anticipazioni e anteprime sulla XXIII edizione.

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