ROMA – «Lavorare con un Maestro come Paolo Taviani per certi aspetti è molto semplice. Il percorso è molto chiaro. Il mio personaggio vive situazioni surreali. L’aspetto concreto è la cassa di legno, nelle sue mani che tirano e tengono a bada le corde che la cingono. Sento un parallelismo tra il compito che ha quest’uomo e quello che mi ha dato Taviani. Li ho visti un po’ andare a braccetto insieme». Fabrizio Ferracane è il protagonista di Leonora Addio di Paolo Taviani, unico titolo italiano in competizione a Berlino 72 in sala dal 17 febbraio, in cui il regista racconta l’avventura delle ceneri di Pirandello e il viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte.
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La video intervista a Fabrizio Ferracane è a cura di Manuela Santacatterina:
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