MILANO – «Penso di aver sognato tutta la vita un momento così. Condividere con il mondo il mio film e farlo in uno dei tre più importanti festival internazionali…». Così Giacomo Abbruzzese ha salutato l’arrivo di Disco Boy alla Berlinale, dove sarà l’unico film italiano in concorso. Classe 1983, nato a Taranto, dopo la laurea in scienze della comunicazione e il master in cinema a Bologna, Abbruzzese si è diplomato in Francia nel centro Le Fresnoy, iniziando poi a dirigere cortometraggi, premiati in numerosi festival, da Palm Springs a Torino. Disco Boy è così il suo debutto nel lungometraggio, un debutto complesso con una storia decisamente potente che mescola i destini di tre persone apparentemente lontanissime. Ma chi sono?
Il primo si chiama Aleksei (interpretato da Franz Rogowski), bielorusso in fuga dal suo passato che, dopo un difficile viaggio attraverso l’Europa, raggiunge Parigi. Qui, privo di documenti, per ottenere il passaporto decide di arruolarsi nella Legione Straniera, un corpo militare selettivo che consente a qualsiasi straniero di farne parte. Aleksei viene spedito in Africa nel Delta del Niger, dove conosce Jomo (Morr Ndiaye), un giovane rivoluzionario che combatte contro le compagnie petrolifere che devastano e minacciano la sopravvivenza del suo villaggio. La sorella Udoka (l’attivista ivoriana Laëtitia Ky, una rivelazione) sogna di scappare, consapevole che ormai tutto è perduto. I destini di questi tre personaggi si intrecceranno, al di là dei confini, della vita e della morte.
Tra i vari interpreti del cast, tra cui anche Matteo Olivetti, salta subito all’occhio il protagonista, Franz Rogowski, uno dei nomi più richiesti e più talentuosi del cinema europeo contemporaneo. L’attore tedesco torna, di nuovo, a farsi dirigere da un regista italiano dopo il successo di Freaks Out di Gabriele Mainetti e prima del prossimo film di Giorgio Diritti, Lubo, appena finito di girare e di cui vi avevamo già parlato qui. Dopo l’anteprima alla Berlinale, Disco Boy uscirà poi nei cinema a partire dal 9 marzo con Lucky Red. Non siete ancora abbastanza curiosi? Attenzione allora anche alla colonna sonora, firmata da Pascal Arbez-Nicolas in arte Vitalic, uno dei nomi migliori della scena elettronica contemporanea…
- PREVIEW | Lubo e il ritorno di Giorgio Diritti
- VIDEO | Haute Definition, singolo di Vitalic
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