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Non Così Vicino | La seconda faccia di Tom Hanks e quel libro dalle molte vite…

Dal bestseller di Fredrik Backman, ecco anche il remake americano del film svedese. Ma com’è?

Non così vicino
Il burbero Tom Hanks in una scena di Non così vicino.
Freshly Popped

MILANO – Ricordate? All’inizio ci fu un romanzo, L’uomo che metteva in ordine il mondo dello scrittore svedese Fredrik Backman, pubblicato in Italia da Mondadori nel 2014. Poi arrivò la prima trasposizione cinematografica, Mr. Ove, del 2015 con Rolf Lassgård nel ruolo principale. Per il remake americano, Non così vicino, è Tom Hanks a prendere volto e ossessioni di Otto Anderson, burbero pensionato rimasto vedovo e ormai in compagnia solo delle sue abitudini al limite del disturbo ossessivo-compulsivo. L’auto parcheggiata in doppia fila, la differenziata mescolata a caso, un cane che decide di marcare il territorio proprio davanti al suo vialetto: queste sono le situazioni che inaspriscono la giornata di Otto, che sembra trovare sollievo solo al cimitero, quando porta i fiori sulla tomba della amata Sonya (Rachel Keller) nella speranza di raggiungerla.

Non così vicino
Non fatelo innervosire: Tom Hanks è Otto.

Il segno del destino che però trasforma l’ossessione per i suoi problemi e distoglie l’attenzione dalla gabbia dell’intimo microcosmo ha però un nome: Marisol (interpretata dall’attrice messicana Mariana Treviño), una vicina di casa in dolce attesa che si trasferisce nel tranquillo condominio dove Otto cerca ogni volta la maniera più silenziosa per togliersi la vita. Tutti i tentativi però sono bruscamente interrotti dai nuovi rumorosi vicini, apostrofati perlopiù come idioti anche – e soprattutto – per la loro incapacità di attenersi alle regole non scritte da Otto nella quotidiana e mattutina ispezione del quartiere. Minuto dopo minuto Non così vicino diventa così grottesco, divertente nella sua tragicità dove il brio degli occhi intelligenti di Marisol riesce a tirare fuori l’Otto burbero trasformandolo in benefico in una direzione palindroma: verso se stesso e verso gli altri, ma anche viceversa, non a caso simboleggiata anche dal suo nome.

Non così vicino
La seconda vita di Otto: una scena di Non così vicino.

Il messaggio? Guardarsi dall’esterno può aiutarci ad entrare nelle vite degli altri superando l’interesse per sé, anche perché ad un certo punto bisogna staccare il cordone ombelicale e aprirsi alla vita. Qualsiasi cosa porti. Dopo due Oscar (Philadelphia e Forrest Gump) e almeno quindici film cult, Tom Hanks non aveva certo bisogno di Non così vicino per dimostrare qualcosa, eppure in questa prova a tratti drammaticamente comica, emerge una delle caratteristiche comuni a molti dei suoi personaggi: il modo pacato di cambiare le cose anche quando tutto intorno sembra avverso. A volte ci riesce da solo, qui invece entra in gioco una donna. Anzi, due: oltre a Marisol, la prima è la moglie Sonya, che lo ha lasciato troppo presto in quella che sembra essere la storia d’amore più grande della sua vita, dove un giovane Hanks – interpretato dal figlio Truman – ne fa rivivere attraverso alcuni flashback tutta la poesia. Un film da vedere anche per riflettere su se stessi…

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  • VIDEO | Il trailer di Non così vicino:

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