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Cyrano | Il classico di Joe Wright e quel musical nel quale potersi specchiare

Peter Dinklage, Haley Bennett e un film sulla paura di mostrarci agli altri per ciò che siamo

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Peter Dicklage e Haley Bennett sono i protagonisti dell'adattamento firmato da Joe Wright di Cyrano

ROMA – Che Joe Wright avesse una predilezione per l’adattamento cinematografico dei classici della letteratura mondiale lo avevamo intuito in tempi non sospetti con Orgoglio e pregiudizio e Anna Karenina (ma anche per romanzi più recenti come Espiazione e La donna alla finestra). Ora il regista londinese si confronta con un altro grande titolo. Stiamo parlando di Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand del 1897 che Wright porta sul grande schermo nell’adattamento curato da Erica Schmidt per il suo musical del 2018. Protagonisti del film Peter Dinklage e Haley Bennett che riprendono i rispettivi ruoli dello spettacolo teatrale.

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Peter Dinklage e Haley Bennett in una scena di Cyrano

Uno dei più celebri e travolgenti triangoli amorosi di sempre vede protagonista un uomo all’avanguardia per i suoi tempi, Cyrano de Bergerac (Dinklage). Un combattente abile con la spada nei duelli fisici e con i giochi di parole nelle sfide verbali. Ma il suo valore e coraggio sembrano scomparire quando si parla di sentimenti. Quelli che prova per Roxanne (Bennet), amica e amore segreto di sempre alla quale non confida le sue emozioni convinto che il suo aspetto fisico non lo renda degno del suo amore. Lei, però, si è innamorata a prima vista del giovane e affascinante cadetto Christian (Kelvin Harrison Jr.) al punto da chiedere all’amico di convincere il suo interesse amoroso a scriverle delle lettere. Peccato che il giovane non sia un asso con le parole. Sarà quindi Cyrano ha suggerire il contenuto di quelle lettere che la faranno innamorare perdutamente.

Haley Bennett è Roxanne

Come per i suoi adattamenti precedenti, anche in Cyrano Joe Wright ha l’intelligenza di restare fedele all’ambientazione e alle atmosfere del romanzo da cui prende vita ma anche di saper inserire degli elementi di innovazione che non fanno del film una semplice copia carbone dell’originale. L’intuizione principale arriva dalla Smidth che sostituisce il naso lunghissimo del personaggio nato dall’immaginazione di Rostand con il nanismo. E ad interpretare questa versione aggiornata di Cyrano chiama il compagno Peter Dinklage, realmente affetto da nanismo, regalando al dolore del suo personaggio uno strato di verità. Un elemento che anche Wright “sfrutta” nel suo film e che rende il racconto modernissimo.

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Una scena di Cyrano

Perché il Cyrano di Joe Wright è un film che parla della paura che abbiamo di mostrarci agli altri per ciò che siamo, della paura di fallire e dell’importanza di dire la verità. Inoltre il personaggio di Roxanne, con la sua assoluta risolutezza nel non accettare compromessi, risulta di una profonda attualità. Visivamente sublime grazie a una regia (e alla fotografia di Seamus McGarvey) attenta ad enfatizzare la bellezza delle location – il film è stato girato a Noto -, le scenografie curate da Sarah Greenwood ed i costumi – da nomination agli Oscar – di Massimo Cantini Parrini e Jacqueline Durran -, Cyrano ha dalla sua anche una colonna sonora firmata dai The National – ogni canzone nel film è registrata dal vivo – che nei testi e nelle melodie regala al musical una naturalezza e autenticità capaci di rendere le parole intonate dai personaggi di una spontaneità inedita.

  • Haley Bennett: «Cyrano e la modernità della mia Roxanne»
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La video intervista a Joe Wright è a cura di Manuela Santacatterina:

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