MILANO – Il silenzio ovattato, la luce lattiginosa, il paesaggio che si trasforma in labirinto. La neve, nel cinema, non è mai solo sfondo: è atmosfera, tensione, metafora. In attesa di vedere le piste olimpiche protagoniste dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026, in programma dal 6 al 22 febbraio, è il momento perfetto per celebrare quelle pellicole che hanno trasformato il gelo in un potente elemento narrativo. Partiamo con Fargo (lo trovate su Prime Video e AppleTV+). Nel bianco accecante del Midwest americano, i fratelli Coen costruiscono un noir surreale in cui il paesaggio innevato amplifica l’assurdo, il crimine e l’isolamento. La neve sembra assorbire le urla e restituire solo silenzi, mentre la detective Marge Gunderson, incinta e determinata, porta luce e intelligenza in un mondo ghiacciato e assurdo.

Non meno claustrofobico è l’universo di The Hateful Eight (lo trovate su Netflix, NOW e TIMVision), dove Quentin Tarantino riunisce otto personaggi diffidenti e armati in un rifugio in mezzo a una bufera. Qui la tormenta non è solo elemento atmosferico, ma una presenza narrativa costante che spinge i protagonisti verso la paranoia e l’inevitabile esplosione finale. Ogni fiocco che cade aggiunge tensione, ogni raffica di vento è una stretta allo stomaco. Il freddo diventa vera e propria prigione mentale in Shining (lo trovate su NOW e Prime Video a noleggio), capolavoro di Stanley Kubrick. L’Overlook Hotel, isolato dalla neve, è un labirinto dell’inconscio. Il bianco che circonda l’edificio sembra riflettere e moltiplicare la follia di Jack Torrance. Niente fuga, niente calore. Solo l’inverno eterno della mente. La neve, però, non è solo inquietudine: può anche essere sfida fisica estrema. Everest (su NOW e AppleTV+) racconta la spedizione del 1996 in cui uomini e donne affrontarono la montagna più letale del pianeta. Qui il paesaggio non è più simbolico: è il nemico. Il gelo taglia la pelle, la bellezza si confonde con il pericolo, la vetta è miraggio bianco.

E poi c’è chi alla neve ha regalato magia. Frozen (ovviamente su Disney+), il cartoon che ha incantato il mondo, trasforma il ghiaccio in potere e libertà. Il castello di Elsa, i paesaggi incantati, le armonie pop di “Let It Go”: l’inverno diventa un regno da cantare e da sognare. È la prova che anche il freddo, al cinema, può scaldare il cuore. Di certo quando inizierà Milano Cortina 2026, il grande schermo troverà nuove storie da raccontare. Perché le Olimpiadi sono la massima celebrazione dello sport, ma anche spettacolo, emozione, memoria collettiva. E in uno scenario come quello ì italiano, tra città iconiche e montagne leggendarie, il cinema avrà il set perfetto per raccontare l’inverno come mai prima.
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