MILANO – Per la lunga serie di film mai distribuiti sul grande schermo e disponibili in streaming (e vi abbiamo già raccontato Wildlife e Beast of Burden), il nostro nuovo consiglio questa volta è di recuperare Come vivo ora, altro oggetto misterioso tratto dall’omonimo bestseller young adult firmato da Meg Rosoff (edito da Feltrinelli in Italia) e tradotto in immagini nel 2013 da Kevin MacDonald, il regista de L’ultimo re di Scozia e State of Play, non proprio un novellino, anzi. Protagonista assoluta? Una grande Saoirse Ronan, poco prima della consacrazione ottenuta grazie a Amabili resti e Brooklyn. L’attrice irlandese qui interpreta Daisy, adolescente dal carattere agitato e spigoloso che viene mandata dal padre rimasto vedovo a trascorrere le vacanze estive nella campagna inglese a casa dei cugini.

Dapprima diffidente, la ragazza comincia poco a poco ad ambientarsi nella nuova dimensione famigliare, dedicando attenzione al cugino più grande, Edmond (George MacKay, visto in Captain Fantastic). L’apparente serenità raggiunta in un luogo così isolato e lontano da tutto, verrà presto travolta dalla notizia dello scoppio di una guerra, a seguito di devastanti attacchi terroristici che stanno disintegrando la vicina Londra e progressivamente l’intera Inghilterra. L’arrivo dei militari spezzerà l’unione dei ragazzi, che dovranno provvedere alla propria sopravvivenza.

Lontano, molto lontano, dalla confezione patinata dei blockbuster pensati per il target adolescenziale e con la colonna sonora affidata a un produttore elettronico come Jon Hopkins, Come vivo ora – lo trovate in streaming su Prime Video – è un audace racconto di formazione che si caratterizza per l’approccio indie e per l’attenzione rivolta verso tematiche politiche e adulte, filtrate attraverso la sensibilità e lo sguardo dei teenager (nel cast c’è anche Tom Holland, futuro Spider-Man). E allora ecco l’importanza dell’ambiente, la divisione e le conseguenze drammatiche e definitive che deriverebbero da un conflitto mondiale e dall’utilizzo di armi nucleari.
Non conosceremo mai i motivi per cui è in atto una guerra e non sapremo neppure da chi è stata invasa l’Inghilterra. Risulta così particolarmente indovinata la scelta di raccontare fuoricampo la scoperta e le evoluzioni dello scontro, dando priorità allo spaesamento e alla paura di chi si trova coinvolto senza poter comprendere le ragioni per cui è in pericolo. Il cuore della pellicola sta nel coraggio e nell’ostinazione del personaggio della Ronan, eroina ribelle che deve destreggiarsi tra il fuoco degli uomini e le insidie della natura. Un titolo da segnare sul taccuino che vale davvero la pena di riscoprire.
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