MILANO – La lista degli inediti da recuperare si allunga: questa volta, per gli amanti di Locke e de Il colpevole – e molti anni fa del seminale e sottovalutato In linea con l’assassino di Joel Schumacher – ecco il ritorno del prode Daniel Radcliffe con Beast of Burden, film che potete vedere in streaming (lo trovate su CHILI) e sviluppa ulteriormente lo spunto narrativo di un individuo isolato, che può servirsi soltanto di una comunicazione telefonica (in questo caso, cellulare o radio) per salvarsi. L’utilizzo dello spazio trasmette un senso di claustrofobia e intensifica il crollo psicologico del protagonista, il pilota Sean, interpretato da un ottimo Radcliffe – in costante fuga da Harry Potter – che si trova su un aereo traballante e deve attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti per portare a termine un’ultima consegna per un cartello della droga.

Destreggiandosi tra una telefonata e l’altra con un agente della DEA (Pablo Schreiber, visto nell’ottimo Nella tana dei lupi), con due criminali e la moglie malata Jen (Grace Gummer, alias la figlia di Meryl Streep), ignara delle attività del marito, che necessita di cure mediche, Sean deve provvedere alla propria sopravvivenza – le condizioni meteo in cui viaggia si fanno sempre più complicate – e a quella della consorte. Attraverso una serie di flashback scopriremo quali sono i motivi per cui è finito lì. Una sorpresa (gradita) ritrovare Radcliffe lontano da Hogwarts in un ruolo decisamente complesso e che è parente stretto di quelli di Tom Hardy e Colin Farrell, nonostante il physique du role non sia certamente quello dell’action hero più testosteronico.

Eppure, bisogna apprezzare la volontà del maghetto di sganciarsi definitivamente dall’immagine che lo ha reso miliardario e celebre in tutto il mondo negli anni dell’adolescenza, proprio com’era accaduto nel sorprendente Swiss Army Man in cui interpretava un cadavere pieno di sfumature (sì, non è una battuta). La sceneggiatura di Adam Hoelzel è ben congegnata e sostiene la regia dello svedese Jesper Ganslandt. Un’ora e mezza di salutare tensione e discreta immersione nel dramma emotivo e famigliare del protagonista, celebrando la figura dell’uomo che si assume le sue responsabilità all’interno di una condizione di massima impotenza. Consigliato.
- Il trailer di Beast of Burden, che trovate qui su CHILI:
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