ROMA – Broken Rage è un film in due parti del leggendario regista Takeshi Kitano. La prima metà è un violento film d’azione che si svolge negli oscuri bassifondi della malavita e ruota attorno a un sicario di nome Nezumi e alla sua lotta per la sopravvivenza quando si ritrova incastrato tra i detective Inoue e Fukuda della polizia di Tokyo e la yakuza. La seconda segue la stessa storia, ma trasformata in commedia, una parodia completa, scena per scena, della prima parte. Un esperimento cinematografico a firma Kitano, Broken Rage, con protagonisti – con Beat Takeshi – anche Tadanobu Asano e Nao Ômori e che dopo la buona accoglienza a Venezia 81, Fuori Concorso, è finalmente disponibile su Prime Video.

Un’operazione cinematografica che è già storia, Broken Rage, non fosse altro perché rappresentazione tangibile, per immagini, della collaborazione e comunione d’intenti tra l’inossidabile Takeshi Kitano e il colosso streaming di Seattle. D’altronde non è nulla di particolarmente inedito se pensiamo alle produzioni Netflix e Apple TV+ che nell’ultimo decennio hanno visto il coinvolgimento di autori come Alejandro González Iñárritu (Bardo), Alfonso Cuarón (Roma), Steven Soderbergh (Panama Papers, High Flying Bird), Guillermo del Toro (Trollhunters, Cabinet of Curiosities, Pinocchio), Ridley Scott (Napoleon) e ovviamente Martin Scorsese (The Irishman, Killers of the Flower Moon) regalandoci indimenticabili pagini di cinema e relative riflessioni critiche. Lo stesso può dirsi di Broken Rage a cui Kitano si è approcciato quasi come fosse un gioco filmico.

Alla sua ventunesima regia accreditata, Kitano affonda a piene mani nelle estetiche e tipicità dello Yakuza Movie da lui già opportunamente affrontato e rivoluzionato da Violent Cop alla trilogia Outrage passando per Sonatine, Hana-Bi e Brother, realizzando un piccolo esperimento di pura sperimentazione registica che ha del sensazionale. Un’operazione con cui trascendere il genere andandone a manipolarne le inerzie attraverso un brusco cambio di registro dai sapori scenici antitetici. In 62 minuti, infatti, Kitano ci racconta la stessa identica vicenda presentandocela prima come violentissimo crime, poi come commedia esilarante. Nel mezzo la magia del cinema che traspare nella sua narrazione asciutta, decisa e netta di un’opera, Broken Rage, certamente minore se rapportata all’integrità del suo opus, ma dalla valenza enorme. Da vedere e da studiare.
- INTERVISTE | Takeshi Kitano racconta Broken Rage
- ORIENT EXPRESS | Sonatine, il primo capolavoro di Takeshi Kitano
- SUMMER CORN | L’eternità de L’estate di Kikujiro
- ORIENT EXPRESS | Brothers, Kitano e la rilettura del Yakuza Movie
- VIDEO | Qui per le prime immagini del film:
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